Page 197 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
P. 197
II SeSSIone - I ServIzI dI InformazIone, alcune proSpettIve 197
chi del nemico, ogni comandante di convoglio impartisce ai Carabinieri Reali e
ai graduati scaglionati lungo la colonna ordini precisi ed assai severi, perché in
caso d’incontro col nemico frenino e reprimano immediatamente ogni atto che
possa turbare il buon ordine o la calma dei componenti il convoglio”.
Dunque un concetto di polizia militare a favore di un grosso esercito di cam-
pagna che si muove con forti impedimenta possibili obiettivi privilegiati di trup-
pe leggere nemiche. Non si trova alcuna indicazione sugli scenari apocalittici
che sin dai primi mesi di guerra si sarebbero affacciati sulla scena mondiale.
È opportuno accennare brevemente ai compiti assegnati all’Arma:
“servizio di polizia generale, servizio di salvaguardia; servizio di scorta, di
guida e di guardia presso gli stati maggiori, servizio di corriere postale, incarichi
e missioni speciali di fiducia. Tutti i servizi, eccettuato quello di corriere, veniva-
no disimpegnati dai Carabinieri delle sezioni assegnate agli stati maggiori delle
grandi unità”.
Qualche definizione consente di individuare i vari tipi di attività di polizia
militare:
- servizio di polizia generale, con “lo scopo di prevenire e reprimere reati, fare
osservare le leggi e i regolamenti, le prescrizioni dei comandanti di corpo
riguardanti l’ordine e la pulizia dei campi militari, degli alloggiamenti e delle
colonne in marcia”;
- servizio di salvaguardia che consisteva ”nella protezione accordata a persone,
cose e località nell’interesse dell’umanità, del decoro nazionale e dell’Eserci-
to stesso. Competenti […] erano il Comandante in capo per tutto il teatro di
operazioni e i comandanti ai vari livelli limitatamente al territorio occupato
dal proprio reparto”;
- servizio di guida per “recapitare con immediatezza e in condizioni di sicurez-
za gli ordini sia scritti che verbali ed era svolto esclusivamente dai Carabinie-
ri a cavallo delle sezioni assegnate ai quartieri generali”;
- servizio di scorta “svolto da Carabinieri a piedi, in modo che potessero pren-
dere posto sulle vetture in cui si trovavano le persone, i valori o i documenti
importanti da scortare”;
- servizio di corriere postale che garantiva “il regolare trasporto della corri-
spondenza fra la Capitale e l’Esercito e fra le varie città e i comandi [a cura
di] vicebrigadieri o carabinieri a piedi”. A questo tipo di servizio erano co-
mandati militari dell’Arma, “4 alla direzione superiore postale, 12 all’ufficio
centrale postale, 3 all’ufficio postale del Gran Quartier Generale, 7 alla dire-
zione postale di ogni armata, 2 all’ufficio postale di ciascun quartier generale
tende, o all’aperto (addiaccio).” Ministero della Guerra, n. 103 – Servizio in guerra cit., p. 166.

