Page 201 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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II SeSSIone - I ServIzI dI InformazIone, alcune proSpettIve 201
La vigilanza stradale fu migliorata con la costituzione dei posti di ricono-
scimento per regolare l’accesso di uomini e mezzi alla zona di operazioni. Il
servizio era svolto da sottufficiali e Carabinieri che esaminavano i documenti di
transito e i salvacondotti concessi a civili e controllavano ogni autocarro isolato
di passaggio e la documentazione dei comandanti di autocolonna e di salmeria.
Nel settembre 1916 fu introdotto il servizio di controllo sui i treni viaggiatori
da e per la zona delle retrovie svolto da Carabinieri col compito dell’accertamen-
to dell’identità di tutti i passeggeri (ufficiali in divisa esclusi).
La questione del controllo lungo le linee ferroviarie, sui treni e nelle stazioni
crebbe nel corso del Primo Conflitto Mondiale quando i Carabinieri Reali furono
impiegati con regolarità ed efficacia nel controllo del personale militare a bordo
dei treni viaggiatori, contribuendo a ridurre considerevolmente le attività crimi-
nali. Non si trattava unicamente di svolgere un servizio in uniforme, ma anche
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in abito civile per un intervento più riservato . Ciò era sottolineato anche dalla
richiesta dello stesso Ministero dell’Interno di far vestire in borghese, allo scopo
“di conseguire un più continuo ed efficace servizio di prevenzione e repressione
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sia agli scali che sui treni in moto” .
I risultati non dovevano essere di poco conto tanto che, nel corso del 1917,
si arrivò all’idea di “attuare su tutta la rete ferroviaria nazionale un organico
servizio di polizia sui treni viaggiatori in base ad opportuni studi concretatisi
d’intesa fra il Ministero della Guerra e quello dell’Interno e l’Intendenza Gene-
rale dell’Esercito” .
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Tutti a combattere: l’Arma contro la diserzione
Per quanto riguarda il controllo del territorio in relazione al contrasto del
fenomeno della diserzione, in alcuni casi, come in Sicilia, si rese addirittura
necessario condurre complesse operazioni di controllo del territorio anche con
l’impiego di reparti organici dell’Esercito. Tali attività furono una necessità in-
derogabile di fronte ad un fenomeno che aveva assunto dimensioni consistenti e
che non era più limitato alla semplice diserzione, ma abbracciava anche la com-
30 Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – Ufficio Storico, Biblioteca, Raccolta circolari
manoscritte 1917, circolare n. 8734/159-1906 di protocollo datata 7 giugno 1917 recante “Mi-
litari dell’Arma adibiti al servizio di vigilanza sui treni”.
31 Ibidem, circolare n. 8734/166-1906 di prot. datata 10 luglio 1917 recante “Militari dell’Arma
adibiti al servizio di vigilanza sui treni”.
32 Ibidem, circolare n. 84093/2 di prot. Riservatissimo datata 20 luglio 1917 recante “Servizio di
polizia ferroviaria”. Per la questione del controllo delle comunicazioni si rinvia a F. Carbone,
Relazione “Controllo del traffico o delle persone? Le forze dell’ordine italiane e le vie di co-
municazione tra Otto e Novecento” in “La polizia delle strade e delle acque navigabili: dalla
sicurezza alla regolazione del traffico” - Seminario di studi: Abbiategrasso (Milano), 27/29
novembre 2014, atti in corso di stampa

