Page 204 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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204           il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso



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             tenore delle leggi e degli usi di guerra” .
                    Allo scoppio delle ostilità all’interno dell’Ufficio informazioni e stampa
                 del Comando Supremo
                vi era anche un capitano  dei Carabinieri  oltre ad altri parigrado applicati
             allo SM e ufficiali di stato maggiore. Si ha notizie della presenza di un uffi-
             ciale dell’Arma sin dall’inizio del secolo, quando fu incardinato all’interno del
             Comando del Corpo di Stato Maggiore proprio allo scopo di seguire le attività
             di controspionaggio e di polizia militare . Si trattava di portare avanti diverse
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             attività tra cui ricordiamo la “organizzazione delle informazioni segrete; dispo-
             sizioni relativi al controspionaggio e sorveglianza di persone non militari al se-
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             guito dell’esercito, d’accordo con il Comando dei Carabinieri Reali” . In effetti,
             proprio all’atto della mobilitazione, l’Ufficio Informazioni fu organizzato su 4
             sezioni (1  informazioni; 2  informazioni; 3  controspionaggio e polizia militare;
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             4  cifra), di cui la terza si occupava esclusivamente di controspionaggio e polizia
               a
             militare. Occorre ricordare tale connubio per avere chiara la filosofia del Coman-
             do Supremo. Si trattava di due attività strettamente connesse e i Carabinieri delle
             Sezioni e Plotoni mobilitati svolgevano un’interessante funzione, ossia fornire
             elementi d’informazioni nell’attività di controspionaggio. La sezione era diretta
             dal maggiore Giulio Blais, un ufficiale dell’Arma che da lungo tempo aveva
             prestato servizio presso l’ufficio. Va ricordato che su Blais ricadeva il compito
             di gestire il controspionaggio nell’ambito di tutto il Teatro di operazioni, mentre
             per le altre aree come la Svizzera, territorio prediletto per le attività sottocopertu-
             ra, tale incombenza ricadeva sugli uffici staccati di Milano (poi Ufficio Speciale
             di Milano) e di Chiasso.
                Nell’ottobre 1916 fu necessario intervenire sull’organizzazione informativa
             che fu denominata “Servizio Informazioni”. In tale nuovo organismo, strutturato
             su 3 sezioni UMR (Udine, Milano e Roma) e due uffici, uno speciale a Milano
             e uno staccato a Roma, la 2  sottosezione di Udine svolgeva le attività di con-
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             trospionaggio e polizia militare . In tale sottosezione prestavano servizio due

             37  Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri Reali – Stralcio del Servizio in Guerra – Parte
                I. Servizio delle truppe – riguardante l’Arma dei Carabinieri Reali, Roma, Voghera Editore,
                1914, p. 12.
             38  Alessandro  Gionfrida,  I  servizi  d’informazione  militare  1915-1945.  Le  carte  dell’Ufficio
                storico dello Stato maggiore dell’esercito,  in  Paolo  Ferrari  e  Alessandro  Massignani,
                Conoscere il nemico. Apparati di intelligence e modelli culturali nella storia contemporanea,
                Milano, FrancoAngeli, 2010, pp. 498-499.
             39  Norme generali per la costituzione e il funzionamento del Comando Supremo mobilitato,
                riportate in Maria Gabriella Pasqualini, Carte segrete dell’intelligence italiana 1861-1918,
                Roma, Tipografia del R.U.D., 2006, p. 257.
             40  Le attività erano davvero innumerevoli: “studiare e proporre tutte le misure preventive atte ad
                assicurare la tutela del segreto militare sulla dislocazione delle truppe, dei servizi, dei materia-
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