Page 183 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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II SeSSIone - I ServIzI dI InformazIone, alcune proSpettIve 183
Milano (15 aprile 1919) .
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Su disposizione del Ministro dell’Interno Giovanni Giolitti nel mese di feb-
braio del 1921, l’USI fu assorbito dalla I Sezione della Divisione Affari Generali
e Riservati cui competeva la trattazione degli affari generali e quelli di speciale
riservatezza.
Gasti a caccia di spie
L’attività del controspionaggio non risparmiò niente e nessuno. Un’efficace
opera di schedatura fu avviata indiscriminatamente in ambito politico e sinda-
cale, affaristico e giornalistico, culturale e familiare spingendosi addirittura alle
abitudini o alle “preferenze” sessuali dei controllati.
Obiettivo privilegiato del controspionaggio era il partito socialista e l’am-
biente dell’estremismo di sinistra nel quale militava in quegli anni anche Benito
Mussolini.
L’On. Vittorio Emanuele Orlando diede, di fatto, a Gasti “carta bianca”.
Si comprende bene quali possibilità ma anche quali rischi lo attendessero in
qualità di direttore di un servizio segreto.
I primi fascicoli di cui egli dovette occuparsi riguardavano inchieste scottan-
ti: l’affondamento della Leonardo da Vinci, l’intrigo Gerlach-Stockhammern, il
complotto dei servizi segreti tedeschi per acquistare giornali italiani .
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Gasti si dedicò allo spionaggio con lo stesso metodo impiegato nelle indagini
scientifiche: non trascurare nessun dettaglio, sviluppare ogni pista.
La principale risorsa furono i pedinamenti fatti da uomini ben addestrati ad
annotare nei brogliacci anche circostanze apparentemente insignificanti .
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L’USI, che faceva uno spoglio della stampa quotidiana alla ricerca di notizie
interessanti per il proprio lavoro, confrontava le informazioni con le risultan-
45 Il 4 giugno 1919, Gasti, conoscitore profondo del movimento dei Fasci di combattimento e di
Mussolini, inviò al Presidente del Consiglio V.E. Orlando, succeduto nel frattempo a Nitti, il
famoso “Rapporto Gasti” in cui veniva tratteggiata con estrema lucidità e lungimiranza l’estre-
ma pericolosità del nascente fascismo e del suo leader.
46 Più diffusamente in 1915 – Il fronte segreto dell’Intelligence. La storia della grande guerra
che non c’è sui libri di storia Giovanni Fasanella, Antonella Grippo, Sperling & Kupfer – 2014
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47 L’USI aveva a disposizione un contingente di oltre quaranta Guardie di Città, amministrate
dalla Divisione di Roma del Corpo e, nell’ottobre 1917, con il decreto che ne formalizzerà
l’istituzione, dalla Brigata Ufficio Speciale d’Investigazione. La Brigata godeva di una certa
autonomia, potendo essere rinforzata da selezionatissimi uomini tratti dagli organi territoriali.
Era comandata dai Brigadieri Ferro Carmelo (promosso Maresciallo nel 1919) e Ruffino Igna-
zio. Le Guardie di Città erano accuratamente selezionate e, in alcuni casi, segnalate a Gasti
dai vertici della Direzione Generale della P.S. o dalle Questure. I casi di trasferimento delle
guardie su richiesta degli interessati o d’ufficio erano veramente pochi, segno di particolare
affiatamento e disponibilità.

