Page 229 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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III SeSSIone - L’evoLuzIone tecnIco-mILItare deLLa guerra           229


             rito che l’attacco costituisce la strada migliore per arrivare al successo sul cam-
             po di battaglia, incoraggiando in questo modo l’iniziativa del singolo durante il
             combattimento come anche gli ordini dei superiori . Negli anni precedenti la
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             guerra, si era quindi posta attenzione a fornire alle reclute un addestramento da
             ‘Plänkler’ (tiratori della fanteria) da destinarsi alla linea del fuoco.  Spettava ai
             fanti vincere la battaglia, con le armi da fuoco o con la baionetta se necessario.
             Il loro addestramento comprendeva anche le istruzioni per l’utilizzo delle armi
             da fuoco, e le reclute venivano addestrate su come maneggiare perfettamente
             il fucile a ripetizione in ogni posizione e situazione . Ma comprendeva anche
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             pesanti esercizi sia sportivi che ginnici per aumentare la resistenza fisica di tutte
             le reclute. Grazie a tutte queste attività le reclute erano addestrate per l’impiego
             tattico nella linea di schermaglia. I soldati, tuttavia, non erano addestrati soltanto
             dal punto di vista fisico; dovevano essere anche mentalmente idonei. Nella sezio-
             ne del manuale dedicata al combattimento si legge che: “una fanteria aggressiva,
             ben addestrata e ben guidata, permeata di energia fisica e morale può vincere in
             battaglia nelle circostanze più difficili…..” . Più avanti si legge:
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                   “……quando la demoralizzazione e le forti perdite sul campo di
                   battaglia  dopo  un  intenso  combattimento  condotto  dalla  fanteria
                   minacciano di sgretolare entrambe le parti, saranno coloro che di-
                   mostreranno di possedere una disciplina da veri uomini e volontà di
                   ferro, e di essere forti abbastanza da resistere a queste pressioni, che
                   trionferanno, continuando a combattere con inalterata perseveranza
                   fino a quando il nemico cesserà di resistere” .
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                  La chiara enfasi  sugli  aspetti psicologici e morali della guerra  sottolinea
             inequivocabilmente l’influenza che il Capo di Stato Maggiore Franz Conrad von
             Hötzendorf ebbe sulla redazione del manuale del 1911. Nel manuale tattico Zum
             Studium der Taktik (‘Sullo studio della tattica’)  pubblicato per la prima volta
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             nel 1898, Conrad era giunto alla conclusione che, oltre agli effetti concreti del
             trovarsi sotto il fuoco nemico, fossero il rumore della battaglia, i moribondi ed i
             feriti ad avere un effetto ancora maggiore sul morale dei soldati, in quanto evi-
             denza innegabile dei pericoli del campo di battaglia, diminuendo in questo modo
             la performance dei soldati. Le osservazioni di Conrad sulle guerre del 1866 (Au-


             14  Österreich-Ungarns letzter Krieg, hg. Bundesministerium für Heerwesen und Kriegsarchiv, 7
                Text- und 7 Kartenbände, Register, Wien 1930-1938, Bd. 1, p. 34.
             15  Exerzierreglement für die k.u.k. Fußtruppen, Wien 1911, p. 61 ff.
             16  Ibidem, p. 174.
             17  Ibidem. P. 175
             18  Conrad von Hötzendorf, Franz, Zum Studium der Taktik. 1.Teil, Wien 1898, p. 111 ff.
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