Page 377 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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IV SeSSIone - ASpettI del conflItto Sul fronte Interno 377
servizio di assistenza, di cura e sgombero dei numerosi feriti, no-
nostante fosse stato leggermente ferito egli stesso. Contribuì pure a
riunire e rinviare sbandati al loro posto di combattimento, essendo
sempre di esempio ai suoi dipendenti. Gorizia, 6-16 agosto 1916. 38
Purtroppo lo stillicidio di perdite, tra le nostre truppe e tra le formazioni sa-
nitarie, non veniva certo meno dopo la conquista della città sottoposta metodi-
camente al tiro delle artiglierie avversarie poste sulle alture circostanti. Valga
per tutti ricordare l’umile milite della Croce Rossa Italiana Virginio Gobbi, della
sezione automobilisti, decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare:
“… In vari combattimenti, sotto il fuoco nemico, prestava la sua
opera di soccorso ai feriti, con ammirevole coraggio e spirito di sa-
crificio (Grafenberg, 23 agosto 1916). Durante un bombardamento
del posto di medicazione, colpito da schegge di granata, perdeva la
vita. Sant’ Andrea di Gorizia, 1 novembre 1916.…”.
È interessante leggere come le truppe italiane di occupazione dovettero de-
dicarsi anche ai complessi problemi della assistenza sanitaria nei confronti della
cittadinanza sia di etnia italiana che nemica, tra le comprensibili difficoltà de-
terminate dalla particolare situazione strategica che rendevano la città zona di
prima linea, ma dove erano sempre impellenti necessità quotidiane della popola-
zione civile, come la distribuzione dei medicinali e persino l’assistenza ostetrica
disimpegnata dalle levatrici diplomate residenti in città.
Furono forse queste estreme difficoltà, le quali richiedevano indiscutibil-
mente impegno ed energia non comuni per il loro superamento, che portarono
alla nomina come Commissario Governativo il Maggiore dei Reali Carabinieri
Giovanni Sestilli affinchè fronteggiasse queste ed altre numerose e non meno
impegnative incombenze, e che seppe svolgere anche tali inconsueti incarichi
in modo egregio. 39
38 Il Maggiore Medico della Croce Rossa Italiana, Icilio Bocchia, poi Colonnello, oltre ad un’al-
tra Medaglia di Bronzo al Valor Militare conseguita nel 1917 sull’Hermada, successivamente,
nel secondo conflitto mondiale, venne decorato nuovamente di Medaglia di Bronzo e di Croce
di Guerra per le sue azioni al comando di unità ospedaliere della Croce Rossa in Montenegro.
39 Comune di Gorizia. Il 1916 a Gorizia. Tipografia Sociale. Gorizia 1976

