Page 88 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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88            il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso


             innesca un processo di messa in discussione del ruolo fin lì rivestito dal generale
             Joseph Joffre, processo che avrebbe portato alla sua sostituzione con il meteorico
             Robert Nivelle. L’offensiva austriaca di primavera (maggio-giugno 1916) porta
             infine, in Italia, alla caduta del gabinetto Salandra e all’arrivo al potere del fragile
             esecutivo di Paolo Boselli, mentre in Gran Bretagna la crisi del governo liberale
             di Herbert Asquith spiana la via della premiership a David Lloyd George, che il 6
             dicembre, grazie al sostegno del Partito conservatore, darà vita al nuovo governo
             e al suo gabinetto di guerra (“gabinetto dei cinque”) .
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             Ascesa e declino della strategia dell’offensiva concordata
                Sul piano militare, l’aspetto più eclatante del 1916 è la crescente integrazione
             che si registra fra i diversi fronti. La necessità di tale integrazione era emersa in
             maniera evidente già nel corso del 1915, davanti alla capacità dimostrata dagli
             Imperi centrali di sostenere lo sforzo bellico trasferendo le proprie forze fra i
             diversi teatri operativi in funzione della necessità. Questa capacità (che stava alla
             base dell’“azzardo strategico” configurato dal piano Schlieffen) era ampiamente
             riconosciuta, ad esempio dallo Stato Maggiore imperiale britannico, secondo cui
             le «eccellenti comunicazioni interne del nemico» gli permettevano di ammassare
             truppe su qualsiasi fronte o spostarle dall’uno all’altro «in modo più rapido e
             sicuro di noi» . E’ partendo da questa premessa (che sta alla base anche della pre-
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             ferenza dello stesso Stato Maggiore imperiale per una strategia “occidentalista”)
             che il memorandum sottoposto da Joffre alla seconda conferenza militare alleata
             (Chantilly, 6 dicembre 1915) esprime la necessità – per le Potenze dell’Intesa
             – di riprendere appena possibile l’iniziativa attraverso un maggiore coordina-


             2  Oltre a Lloyd George, il gabinetto di guerra era formato dai conservatori Lord Curzon, Lord
                Presidente del Consiglio [Privato] e Leader del partito alla Camera dei Lord e Andrew Bonar
                Law, Cancelliere dello scacchiere e Leader del partito alla Camera di Comuni; dal laburista
                Arthur Henderson, Ministro senza portafoglio e rappresentante del suo partito nel gabinetto e
                da Lord Milner, già Governatore della Colonia del Capo e Alto Commissario in Sud Africa.
                Anche se nei mesi successivi questa composizione avrebbe sperimentato vari rimaneggiamen-
                ti, è significativo che nel gabinetto originario non fossero presenti né il Segretario agli esteri, il
                conservatore Arthur Balfour, né i vertici dei due dicasteri militari, il conservatore Lord Derby,
                Segretario alla guerra, e il Primo Lord dell’Ammiragliato, l’irlandese-unionista sir Edward
                Carson.
             3  Paper by the General Staff on the Future Conduct of War, 16.12.1915, in Military Operations.
                France and Belgium, 1916. Sir Douglas Haig’s Command to the 1st July: Battle of the Somme,
                Appendices, London, 1932, pp. 6-27 (6). Il documento – firmato dal Capo di Stato Maggio-
                re imperiale, sir Archibald Murray – sarebbe stato definito dal suo successore, sir William
                Robertson, «la Bibbia della guerra» per la forte enfasi posta sulla necessità di concentrare lo
                sforzo alleato sul fronte occidentale. Sul rapporto fra Murray e Robertson cfr., per tutti, V.
                Bonham-Carter, Soldier True. The Life and Times of Field-Marshal Sir William Robertson,
                London, 1963, spec. pp. 131-33.
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