Page 169 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             l’efficacia dei bombardamenti su Chiapovano e questo dato di fatto, insieme con
             l’esito non esaltante dell’incursione su Assling, non incoraggiava a cercare solu-
             zioni diverse per l’impiego dei Caproni.
                Con la conclusione della Decima Battaglia dell’Isonzo, e nonostante il pro-
             lungarsi delle operazioni nel settore del San Gabriele che vide la squadriglie da
             bombardamento partecipare attivamente all’“assedio di fuoco” della montagna,
             la disponibilità di uomini e mezzi permise di tornare su Pola. L’ordine di opera-
             zione diramato il 2 settembre indicò ancora una volta come obiettivo principale
             le installazioni di Scoglio Olivi e come obiettivi secondari l’arsenale, le unità
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             navali all’ancora e la stazione idrovolanti.  Identico era anche l’armamento di
             caduta, 2 granate-mina da 260 mm e 6 da 162 mm per velivolo, e identica la
             rotta da seguire, i cui punti di riferimento sul territorio nazionale erano marcati
             da coppie di proiettori e sul mare dalle siluranti che costituivano anche il dispo-
             sitivo navale di soccorso. A causa delle condizioni atmosferiche l’operazione,
             pianificata per la notte sul 3 settembre, fu posticipata a quella sul 4 con l’impie-
             go di 10 trimotori dell’XI Gruppo e 18 del IV. Tutti arrivarono sull’obiettivo e
             dagli incendi che si svilupparono nell’arsenale e su Scoglio Olivi gli equipaggi
             credettero di aver colpito duro. In effetti i danni alle installazioni furono meno
             significativi di quanto stimato e di contro il furioso tiro di sbarramento della
             contraerea lasciò il segno su più di un Caproni e gli idrovolanti austro-ungarici
             ne danneggiarono uno in modo tale da costringerlo sulla rotta di rientro a un
             rovinoso atterraggio nei pressi di Cordovado. 25
                L’azione venne ripetuta la notte seguente da 10 Ca.3 dell’XI Gruppo, ma il
             sopraggiungere di altre esigenze, dettate prima dalla lotta per il possesso del San
             Gabriele e dalla necessità di consolidare la situazione all’ala destra della 3ª Ar-
             mata, poi dal tentativo di ostacolare l’afflusso di uomini e mezzi verso l’Isonzo,
             fece sì che la sequenza delle incursioni su Pola si interrompesse per riprendere
             alla fine del mese con il ritorno della luna. Nella notte tra il 27 e il 28 settembre,
             a causa di condizioni atmosferiche tutt’altro che ottimali e del cattivo compor-
             tamento di qualche motore, soltanto 9 dei 15 Ca.3 decollati da Aviano e Campo-
             formido arrivarono però su Pola. La buona stagione volgeva alla fine e i motori
             cominciavano a risentire dell’uso prolungato e di una manutenzione affrettata. Il
             28 settembre decollarono alla volta della piazzaforte 5 Caproni del IV dal campo
             della Comina e 6 dell’XI da quello di Aviano, numeri che fanno capire quanto la
             disponibilità di macchine si fosse ridotta. Solo 7 furono risparmiati dagli ormai

             24  Comando Raggruppamento Squadriglie da Bombardamento, n. 81 Op. del 2 settembre 1917,
                AUSSMA, Raggruppamento Squadriglie da Bombardamento,  Azioni di bombardamento
                1917.
             25  Comando Raggruppamento Squadriglie da Bombardamento, Relazione sull’azione della notte
                sul 4 settembre 1917, n. 900 R.S., AUSSMA, Raggruppamento Squadriglie da Bombardamen-
                to, Azioni di bombardamento 1917.
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