Page 314 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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di volumi. Non si va lontani dal vero nel sostenere che vennero confezionate
in seguito a beneficio di un Cadorna già allontanato dal suo posto di comando e
nella difesa della cui memoria si condensava – ad opera di uno dei protagonisti,
quale Dal Fabbro era stato - la rivalutazione dell’intera azione militare italiana.
Gli austriaci, dal canto loro, non mancarono di magnificare su tutti i propri
giornali e su un numero non trascurabile di testate neutrali l’esito di un’opera-
zione che aveva realmente invertito, a livello tattico, l’inerzia della guerra e che
sembrava preludere ad altri maggiori successi, non più solo difensivi. Il fatto
di averne trascurato la lezione, imputando l’insuccesso allo scarso morale delle
truppe italiane ed agli errori dell’artiglieria, sarà una delle cause, forse nemmeno
la meno importante, dei successivi rovesci subiti a Carzano, sul Carso monfalco-
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nese e, pochi mesi dopo, della rotta di Caporetto .
32 Si veda la discussione e la documentazione della vicenda Cadorna-Dal Fabbro in Paolo Poz-
zato, Il fronte del Tirolo meridionale nella guerra europea 1914-1918, Museo Storico Italiano
della Guerra, Rovereto 2014, pp. 167-169.
33 Per quanto riguarda Carzano si rimanda agli atti del Convegno del 16 settembre 2017, in
corso di pubblicazione; per quanto concerne l’applicazione delle nuove tattiche sul Carso da
parte della fanteria austro-ungarica si vedano la testimonianza del Gen. Augusto Vanzo, in
guerra con la Terza Armata, Itinera progetti, Bassano del Grappa 2017, pp. 306-307, 311 e la
ricostruzione di Mitja Juren, Nicola Persegati, Paolo Pizzamus, Flondar 1917. Il presagio di
Caporetto, Paolo Gaspari, Udine 2017.