Page 358 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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358                                                  il 1917. l’anno della svolta































             Archibald Murray (1860-1945)         edmund Henry Hinman Allenby (1861-1936)

             politica. Il saccheggio diventò metodo abituale di vettovagliamento e la ricerca
             di cibo da saccheggiare la principale preoccupazione. Comandi e truppa si sen-
             tivano particolarmente smarriti e isolati, perché dietro di loro, in Transcaucasia,
             dove il governo provvisorio repubblicano aveva delegato il potere a un Comitato
             Speciale, dilagava la spinta indipendentista. In altre parole, la Transcaucasia si
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             andava staccando dalla repubblica panrussa . Nel mese di giugno, come sap-
             piamo, generali come Mustafa Kemal poterono essere destinati altrove, poiché
             l’esercito russo non costituiva più un pericolo. Nella difficilissima situazione in
             cui si trovava, il generale Przhevalskij, capo di Stato Maggiore dell’armata russa
             del Caucaso, ebbe la buona idea di chiamare a raccolta tutti coloro che avevano
             da temere da un’avanzata turca nel Caucaso, di distribuire loro le armi e di or-
             ganizzare unità armene e georgiane in una logica ormai più di guerra per bande
             che di guerra regolare, cosicché le truppe ottomane, a loro volta stremate, non
             riuscirono a conseguire decisivi successi. Nella lotta si distinse ancora, come in
             passato, il capo guerrigliero Andranik Ozanian, che gli armeni contano tra i loro
             eroi nazionali.
                La riconquista turca dell’Anatolia si deve dunque non a una precisa vittoria
             militare ma allo sfaldamento dello Stato russo, culminato con la “rivoluzione


             8  Forse non è inutile annotare che la “Transcaucasia” è tale se vista da nord, dalla Russia. Per at-
                tinenza alla terminologia allora in uso manteniamo tale termine, ma sarebbe più giusto parlare
                di Caucaso meridionale.
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