Page 361 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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                            Soldati ottomani seppelliscono civili dopo la ritirata russa

             curda. Questo fu tra gli articoli che Enver pascià, che era in continuo contatto con
             Vehib, tentò di modificare nel corso delle trattative preparatorie. In sé era una
             ragionevole contropartita rispetto agli articoli 2 ed 8 (se si accetta l’interpreta-
             zione qui proposta), però formalmente era di peso maggiore, in quanto dava alle
             autorità russe carta bianca verso quelli che formalmente erano sudditi ottomani.
             L’articolo 12 prevedeva la possibilità che una delle due parti chiedesse modifiche
             e impegnava ambo le parti a far valere anche per il fronte caucasico le clausole
             del contemporaneo armistizio tra la repubblica Russa e gli “imperi centrali”.
             L’articolo 13, l’ultimo rilevante sul piano del contenuto, estendeva l’armistizio
             alle forze navali del mar Nero.
                Secondo uno schema che si sarebbe ripetuto negli anni successivi, anche se
             alla delegazione russa parteciparono rappresentanti dei popoli più direttamente
             interessati e sopravvenne poco dopo l’approvazione del Comitato Speciale e del
             Commissariato Transcaucasico, l’unica reale controparte delle autorità ottomane
             fu il governo sovietico russo, come denota la contemporaneità e il collegamen-
             to con l’armistizio di Brest-Litovsk. Anche da questo punto di vista, la Grande
             Guerra si concludeva prima che altrove, ma con segnali preoccupanti per la pace
             e la libertà dei popoli caucasici.
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