Page 364 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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orientali», come disse Lord Salisbury già nel 1882 . In questo processo,
il 1917 fu un passaggio fondamentale poiché pose le basi per la creazione
del British Commonwealth, o, per utilizzare la terminologia di quell’anno,
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dell’Imperial Commonwealth – traducibile con ‘associazione imperiale’ .
Quando la guerra deflagrò nell’estate del 1914, i Dominion risposero spon-
taneamente all’invasione del Belgio seguendo la Madrepatria sui campi di bat-
taglia europei ed extraeuropei. Se da un lato è vero che ciò costituiva un dovere
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costituzionale , dall’altro la risposta fu pronta e generosa sia da parte dei governi
locali che delle singole opinioni pubbliche. Dal loro punto di vista, come scrisse
un autore coevo, John Saxon Mills, «non fu desiderio d’ avventura che dettò
questo impulso, ma la certezza che, non solo la potenza, il prestigio e persino
l’esistenza dell’Impero erano in gioco, ma che i principi di libertà e di giustizia,
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sui quali l’Impero britannico è fondato, erano coinvolti nella lotta» .
A cavallo di luglio e agosto, Australia e Nuova Zelanda offrirono a Londra
trentamila uomini. Le loro forze di spedizione, arrivate in autunno in Egitto, ven-
nero poi raggruppate in un unico Australia New Zealand Army Corps (ANZAC),
che avrebbe trovato fama e notorietà a partire dalla campagna di Gallipoli del
1915 . Anche il Canada, dove vi era una forte minoranza francofona, fu unito nel
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sostenere la Gran Bretagna e inviò oltremare in dodici mesi circa duecentomi-
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la soldati . Terranova, allora il più piccolo dei Dominion, partecipò subito allo
5 Cit. in HEATHCOTE T. A., The Military in British India: The Development of British Land
Forces in South Asia, Manchester University Press, Manchester-New york, 1995, p. 128.
6 Una trattazione più approfondita delle questioni qui analizzate è in BORSANI D., Imperial
Commonwealth, il “grande esperimento” del 1917 e la terza fase dell’Impero britannico, in
«Eunomia. Rivista semestrale di Storia e Politica Internazionali», a. VI, n. 2, 2017, consulta-
bile al seguente link: http://siba-ese.unisalento.it/index.php/eunomia.
7 Nel 1914 la politica estera e di difesa dell’Impero era appannaggio della sola Gran Bretagna.
Una dichiarazione di guerra da parte di Londra implicava che, in teoria, i Dominion dovessero
automaticamente schierarsi al suo fianco. Un punto su cui si tornerà in seguito.
8 SAXON MILLS J., Il contributo dato alla guerra dell’Impero Britannico dalle Colonie e dai
Domini, in «Intorno alla Bandiera Britannica», n. 9, ottobre 1917, p. 4.
9 Cfr. CARRINGTON C. E., The Empire at War, 1914-1918, in BENIANS E. A.-BUTLER
J.- CARRINGTON C. E. (a cura di), The Cambridge History of the British Empire, vol. III:
The Empire-Commonwealth, 1870-1919, Cambridge University Press, Cambridge, 1959, pp.
605-644; MEANEy N. K., Australia and world crisis, 1914-1923. A history of Australian
defence and foreign policy 1901-23, vol. II, Sidney University Press, Sidney, 2009, pp. 11 e ss.
La storia ufficiale dell’ANZAC è in due volumi, entrambi a firma di Charles Edwin Woodrow
Bean, The Story of ANZAC, vol. I: From the outbreak of war to the end of the first phase of the
Gallipoli Campaign, May 4, 1915, vol. II: from 4 May, 1915, to the evacuation of the Gallipoli
Peninsula, le cui undicesime edizioni, stampate da Angus & Robertson a Sidney, sono del
1941.
10 Cfr. SAXON MILLS, Il contributo, cit., pp. 4-5; HOLLAND R., The British Empire and the
Great War, 1914-1918, in BROWN-LOUIS (a cura di), The Oxford History, cit., pp. 114-137.