Page 433 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             complessiva può dimostrare esatti, e può anche chiarire fallaci” . Fra le testimo-
             nianze raccolte da Tommasi due erano però assai rilevanti, quella di Boccacci e
             quella del gen. Amadei, comandante la 46^ divisione del IV corpo: entrambi gli
             ufficiali dichiararono infatti che “causa del disorientamento e delle ritirate del-
             le truppe del IV Corpo d’armata fu dovuta alla poderosa irruzione nemica sul-
             la destra dell’Isonzo dalle posizioni difese dalla 19^ divisione del XXVII Corpo
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             d’armata, colla quale era a contatto la 46^ comandata dal Generale Amadei” .
             Queste deposizioni rivelavano che la rottura principale della fronte italiana non
             era avvenuta nel territorio del IV corpo, come sin dall’inizio si era creduto, ma
             in quello occupato dalla 19^ divisione del XXVII C.d.A. Il generale Della No-
             ce, ricostruendo gli avvenimenti del 24 ottobre ’17, non tenne nella sua relazio-
             ne in nessun conto i fatti narrati dal Boccacci  e scrisse: “rimarrebbe da vedere
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             sommariamente la condotta delle truppe della 19^ divisione, della brigata Napoli
             e del VII Corpo d’armata […] ma non essendo pervenuti ancora tutti i rapporti,
             ed essendo incerti ancora molti particolari di questa difesa, non è possibile ora
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             esprimere un giudizio” . Fece, però, un entusiastico, quanto grottesco, panegi-
             rico di Badoglio, “senza le difese organizzate dal Generale Badoglio intorno al
             Globocac con la brigata Puglie, senza le sue energiche puntate offensive con la
             prima brigata bersaglieri, senza la sua presenza, sempre a contatto col nemico,
             la seconda armata avrebbe avuto assai difficile la ritirata per i pochi ponti e le
             poche strade affluenti e incanalate nella sola strada dell’Iudrio” . Concluse poi
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             con un’esaltazione del soldato italiano e con rilievi generici e vaghi sul compor-
             tamento del IV corpo.
                Con la nomina del nuovo comando supremo , le indagini presero una pie-
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             ga diversa da quella impressa da Cadorna, come risulta da una lettera di questi
             a Caneva:

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                avevo incaricato il Generale Della Noce di fare una inchiesta sulle cause che
                avevano prodotto il disastro del IV Corpo del 24 ottobre […] Mi risulta che il


             16  Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito (d’ora in poi si userà l’abbre-
                viazione AUSSME), Commissione d ’Inchiesta su Caporetto, cart. 102, lettera di Tommasi ad
                Alfieri.
             17  AUSSME, Commissione d’Inchiesta su Caporetto, cart. 102, relazione Tommasi, p.7.
             18  Boccacci nella deposizione resa a Tommasi, giunta  poi in allegato a Della Noce, a più riprese
                confermò che una delle cause principali della rotta del IV fu “l’avanzata nemica sulla destra
                dell’Isonzo, difesa dalla 19^ divisione del XXVII° Corpo col quale non riuscimmo mai a comu-
                nicare telefonicamente durante l’azione”, AUSSME, Commissione d’Inchiesta su Caporetto,
                cart. 102, Esame del Sig. Colonnello Giorgio Boccacci Capo di S. M. del IV C. A., p. 9.
             19  AUSSME, Commissione d’Inchiesta su Caporetto, cart. 102, Relazione Della Noce, p. 15.
             20  AUSSME, Commissione d’Inchiesta su Caporetto, cart. 102, Ibidem.
             21  D’ora in poi si utilizzerà l’abbreviazione C. S. (Comando Supremo).
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