Page 438 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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glio per gettare sul IV c.d.a. la responsabilità dei guai toccati a lui. Pare che
volesse sostenere questa tesi: “truppe nemiche scese dal Mrzli avevano pas-
sato l’Isonzo e preso di rovescio il Kovacic e le altre posizioni fino al Krad-
verh ed oltre”; ora è provato che il Kradverh era caduto alle 10; mentre il
Kovacic cadde solo alle 12 e in ogni modo la distanza tra Gabrije e Kradverh
è tale che non è possibile di percorrerla in poche ore. Persiste invece la ver-
sione mia che il IV c.d.a. fu preso di rovescio da truppe che passarono addos-
so al XXVII, perché dopo tutto la difesa del passaggio dell’Isonzo e della li-
nea Foni – Selisce era compito del XXVII c.d.a. ››.
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Probabilmente anche per informazioni ricevute, Cavaciocchi era ben consa-
pevole che la situazione per lui, in seno al C. S., era tutt’altro che semplice
‹‹Certamente però il fatto che Badoglio ha mani in pasta al Comando Su-
premo associato al fatto che in queste inchieste sono stati interrogati tutti ad
eccezione di me, mi lascia dubbioso sull’imparzialità del risultato, tanto più
che les absents ont toujours tort e che ci sarà chi vorrà giustificare ad ogni
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costo il provvedimento preso contro di me ››.
Ciò che predomina in queste lettere, al di là dei rilievi personali, è un senti-
mento di amarezza e delusione: “non puoi credere quanto mi disgusti una lotta
di questo genere, come se la verità non dovesse saltar fuori in ogni modo e, dopo
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tutto, non si trattasse che di un solo esercito e di un solo guaio!” . Unico, tra i
generali coinvolti nella rotta, ad essere stato esonerato seduta stante dal coman-
do effettivo, Cavaciocchi voleva non vendette personali ma giustizia: “ora a me
nulla importa che non si vogliano mettere in luce le maggiori responsabilità, se
si parte dal principio che l’essere stati vinti non è per questo solo fatto cagione
d’incapacità; ma non mi sembra equo che si cerchi in me un capro espiatorio,
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quando innanzi alla mia responsabilità ve ne sono altre maggiori” . Insieme alla
lettera, Cavaciocchi inviò ad Alfieri copia della relazione redatta per la Commis-
sione di revisione degli ufficiali silurati, istituita nel novembre sotto la presiden-
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za di Caneva , alla quale si era rivolto per ottenere giustizia e dalla quale spera-
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va di essere finalmente interrogato . Ad aumentare l’amarezza del generale pie-
35 AUSSME, Commissione d’Inchiesta su Caporetto, cart. 3 – fasc. Cavaciocchi, lettera di Ca-
vaciocchi ad Alfieri del 29 novembre 1917.
36 AUSSME, Commissione d’Inchiesta su Caporetto, cart. 3 – fasc. Cavaciocchi, Ibidem.
37 AUSSME, Commissione d’Inchiesta su Caporetto, cart. 3 – fasc. Cavaciocchi, Ibidem.
38 AUSSME, Commissione d’Inchiesta su Caporetto, cart. 3 – fasc. Cavaciocchi, lettera di Ca-
vaciocchi ad Alfieri dell’11 dicembre 1917.
39 Caneva, una volta nominato presidente della Commissione d’Inchiesta su Caporetto, fu sosti-
tuito successivamente dal gen. Mazza.
40 “Da parte mia, so di essere dalla parte della ragione e non mi metterò dalla parte del torto
facendo alcun che di men che corretto; ma tutti i nodi vengono al pettine e io aspetto col de-