Page 45 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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I SeSSIone - SocIetà e guerra. Le crISI deL 1917 45
tico, che considerò che lo sfondamento sarebbe stato possibile ma che le perdite
sarebbero state tanto considerevoli che non sarebbe stato possibile andare oltre.
Il Comitato di Guerra del 6 aprile 1917, a Compiegne, nuova sede del Coman-
do Supremo, alla presenza del presidente della Repubblica Poincaré, del Presi-
dente del Consiglio Ribot, di Painlevé e dei generali Nivelle, Micheler, Franchet
d’Esperey, Pétain e Castelnau, fu drammatico. Nivelle, contestato, avrebbe mes-
so sulla bilancia le sue dimissioni. Mantenuto in carica, era totalmente scredi-
tato. Però, l’offensiva fu mantenuta, a condizione tuttavia di avere condizioni
meteorologiche favorevoli. Ma la polemica scoppiò e molti si preoccuparono di
una tale offensiva. Il comandante René Tournès fu tra di loro. Rivelò nelle sue
memorie che deputati scrissero al generale Mangin per denunciare il lato crimi-
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nale della futura offensiva, invano .
Inoltre, i Francesi non furono fortunati. Il 13 aprile 1917, un corriere dello
Stato Maggiore fu ucciso dai tedeschi che trovarono su di lui il piano d’attacco
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della 5 armata. In definitiva, tutto annunciava un vero e proprio disastro che
provocò una crisi militare.
Mentre i britannici (soprattutto i canadesi) prendevano la cresta di Vimy al
Nord il 12 aprile 1917 con perdite considerevoli (10 000 caduti di cui 3 500 ca-
nadesi), i francesi (un milione d’uomini su 40 chilometri con carri armati) non
poterono sfondare il 16 aprile lo Chemin des Dames fino alla fine dell’offensiva
il 9 maggio. Certo, la presa di Craonne il 4, salvò la faccia. Però nulla funzionò
come previsto. L’artiglieria non ebbe mai la intensità di fuoco auspicata. Il cielo
era coperto con nebbia. Faceva molto freddo (nevicò il giorno dell’assalto). La
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6 Armata giunse allo Chemin des Dames ma non poté progredire. La 5 Armata
a
prese i paesi tenuti dai tedeschi fino alla seconda linea, salvo a Craonne dove il
1° corpo fu bloccato tutta la giornata del 16 aprile. I fucilieri senegalesi, con le
dita congelate a causa del freddo, furono decimati dalle mitragliatrici tedesche.
Alcuni furono presi dal panico. Nel settore di Berry-au-Bac, i carri armati perse-
ro il 25 % della loro forza. La 4 Armata, anche, progredì poco. Così, le perdite
a
furono notevoli (circa 100 000 uomini di cui 17 000 caduti). Nivelle fu giudicato
responsabile.
Ma il suo caso fu sistemato con difficoltà. Ancora una volta, la sfera politica e
la sfera militare si intralciarono. In un primo tempo, il 29 aprile, Charles Mangin,
braccio destro di Nivelle, fu sostituto dal generale Paul Maistre e Philippe Pétain
fu nominato Capo di Stato Maggiore Generale. Ma, oramai, il governo poteva
porre il suo veto ai piani del generalissimo . Da questo momento, il politico
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prevalse sul militare. Poi, rifiutando Nivelle di dare le sue dimissioni, come il
governo gli domandava, Pétain fu nominato d’ autorità, il 15 maggio, generalis-
14 ROLLAND DENIS, Nivelle l’inconnu…, op. cit., p. 166.
15 POINCARé RAyMOND, Au service de la France…, op. cit., vol. IX, p. 123.