Page 50 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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50 il 1917. l’anno della svolta
do, il 17 settembre 1917, Luigi Cadorna chiese al generale Foch, allora capo di
Stato Maggiore generale dell’Esercito francese, l’autorizzazione a spostare la
35a divisione di fanteria italiana da Monastir verso Santi Quaranta (Saranda),
per formare una linea continua di fronte da Valona ai laghi albanesi. Il generale
Maurice Sarrail, comandante in capo delle forze alleate in Oriente, conosciuto
per i suoi sentimenti ostili agli italiani e sostenuto dal Presidente del Consiglio
Paul Painlevé, si oppose fermamente, da una parte perché non voleva indebolire
le sue forze, dall’altra perché non desiderava migliorare la posizione italiana in
Adriatico. La crisi fu tale che Cadorna minacciò di ritirare le truppe italiane dei
Balcani ! 27
Così, i francesi ebbere bisogno di essere rassicurati. Certo, la dichiarazione
italiana di rifiutare saldamente ogni idea di pace separata alla conferenza di Saint-
Jean de Maurienne il 19 aprile 1917 confermò la determinazione transalpina, ma
non era abbastanza. La visita del « re-soldato » Vittorio Emanuele III sul fronte
francese, dall’Alsazia alla Somme, dal 25 al 30 settembre 1917 (presentata nella
stampa come la risposta alla visita del presidente Poincaré in Italia dal 13 al 15
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agosto precedente) diede allora l’occasione alla stampa di rinforzare i legami
d’amicizia tra i due popoli. Il re divenne cosi un nuovo eroe di guerra nella sua
semplicità da « poilu » (soldato). « Le Petit Parisien », il 30 settembre 1917,
fece il suo ritratto :
« Vittorio Emanuele non è solo un amico, è un alleato e, al fronte, i primi pas-
si del sovrano dell’Italia irredenta sono in terra d’Alsazia, gesto significativo. Il
re é vestito di una semplice divisa grigio-verde, senza galloni, le gambe avvolte
da fasce mollettiere, il revolver a bandoliera. I corti baffi sono un poco incanutiti,
ma il suo aspetto è prestante e lo sguardo limpido, con un’ espressione di ferma
volontà, abbraccia le compagnie di un reggimento che si è molte volte distinto
in Alsazia » .
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Ora se il Re era un soldato, un « poilu », la sua visita in Alsazia prendeva
anche un’altro significato. I nazionalisti francesi, in effetti, identificarono la lot-
ta per la riconquista dell’Alsazia-Lorena con quella degli italiani per Trento e
generale Pétain al generale Foch, SHD-DAT, 16 N 2490/correspondance générale : verbale
della conferenza del 10 agosto 1917 al GQG français, SHD-DAT, 16 N 2490/correspondance
générale ; condizione di assunzione di operai italiani dalla DTMA, 12 agosto 1917, SHD-DAT
16 N 2490/correspondance générale ; verbale della missione del maggiore Claudet il 26 set-
tembre 1917, SHD-DAT, 16 N 2442/10.
27 LE MOAL FRéDéRIC, La France et l’Italie dans les Balkans 1914-1919. Le contentieux
adriatique, L’Harmattan, Paris, 2006, pp. 137, 161-164, 221.
28 LE MOAL FRéDéRIC, Victor-Emmanuel III. Un roi face à Mussolini, Perrin, Paris, 2015, pp.
243-245.
29 Le roi d’Italie visite le front français de l’Alsace à la Somme, « Le Petit Parisien », 30 set-
tembre 1917, en première page.