Page 54 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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                Luigi Cadorna divenne allora il capro espiatorio mentre prima i suoi meriti di
             capo di guerra erano stati glorificati molte volte dalla stampa francese. Il primo
             ministro britannico David Lloyd George e il presidente del Consiglio francese
             Paul Painlevé esigerono la sua sostituzione immediata, ciò che ottennero con la
             nomina di un generalissimo francofilo, Armando Diaz. Un Consiglio Supremo
             di Guerra interalleato fu allora creato alla conferenza interalleata di Rapallo il 7
             novembre per coordinare l’azione e il mutuo sostegno  militare su tutti i fronti.
             La natura della guerra stava cambiando, trasformando la coalizione in una vera
             alleanza. Però, tutto dipendeva dell’arrivo degli americani. Ora, il loro aiuto si
             faceva aspettare. Gli americani erano appena 150 000 in novembre, « le nave
             americani non potendo trasportare più di 30 000 uomini al mese » . Così, nel
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             controllo postale, non erano tanti amati perché « non si affrettavano » .
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                In definitiva, la necessità di questi uomini « provvidenziali », che non erano
             ancora arrivati, era la spiegazione diuesta profonda angoscia.
                Quando il 13 novembre, il governo Painlevé cadde, il Presidente Poincaré
             sacrificò il suo orgoglio e la sua vanità chiamando alla Presidenza del Consiglio
             il suo nemico personale Georges Clemenceau nell’interesse della Patria. Già, il
             18 ottobre 1917, aveva annotato nelle sue memorie : « Clemenceau mi pare in
             questo momento designato dall’opinione pubblica, perché lui vuole andare fino
             alla fine della guerra e dei processi, e non ho il diritto, in queste condizioni, di
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             escluderlo a causa del suo atteggiamento verso di me » .
                L’accesso al potere di Clemenceau il 16 novembre fu dunque una svolta per-
             ché sfuggì alle combinazioni dei partiti a differenza di tutti gli altri governi pre-
             cedenti. Il suo governo, chiaramente aperto a sinistra (nove ministri su 14 e sei
             sotto- segretari su 9 erano radicali socialisti) e sostenuto dalla stampa in gene-
             rale, era composto da ministri senza grande personalità. Clemenceau, divenendo
             anche Ministro della Guerra con un gabinetto civile sotto la direzione di Georges
             Mandel e un gabinetto militare sotto il comando del generale Henri Mordacq, es-
             ercitò così un potere personale a partire dal suo ufficio nel ministero della Guerra,
             via Saint-Dominique, chiuso ai giornalisti e alle persone intriganti e mondane.
             La sua dichiarazione ministeriale del 20 novembre 1917 alla Camera determinò
             una nuova politica : « Noi ci presentiamo davanti a voi con l’unico pensiero della
             guerra integrale. [Ai soldati] noi dobbiamo tutto, senza nessuna riserva. […] Il
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             Paese saprà che è difeso » .  Clemenceau fece così la guerra all’interno ed all’es-
             terno. Il senatore Humbert fu arrestato. Louis Malvy fu convocato davanti una
             Alta Corte di Giustizia il 28 novembre. Joseph Caillaux ebbe la sua immunità


             43  MORDACQ HENRI, Le ministère Clemenceau…, op. cit., t. 1, p. 91.
             44  NICOT JEAN, Les poilus ont la parole…, op. cit., p. 168, 408  RI.
                                                             e
             45  POINCARé RAyMOND, Au service de la France…, op. cit., vol. IX, pp. 320-321.
             46  CLEMENCEAU GEORGES, Discours de guerre, op. cit., pp. 130-134.
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