Page 59 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
P. 59
I SeSSIone - SocIetà e guerra. Le crISI deL 1917 59
mania (quella all’Austria-Ungheria sarebbe giunta solo il 7 dicembre) è imme-
diato, sia sul piano materiale sia su quello psicologico, su uno sfondo in cui - con
le parole del generale Pétain - obiettivo dell’Intesa, dopo il fallimento dell’of-
fensiva Nivelle (aprile-maggio 1917), era temporeggiare attendendo «i carri e gli
3
americani» . Sul piano materiale in particolare, l’entrata in guerra di Washing-
ton accentua ancora di più lo squilibrio di ricchezza e di capacità produttiva
già esistente fra i belligeranti. La fornitura su larga scala di materiale bellico a
Gran Bretagna e Francia era iniziata nella seconda metà del 1915, anche grazie
all’istituzione della Commissione interalleata per gli approvvigionamenti (Com-
mission interalliée du ravitaillement; agosto 1914) per il coordinamento degli
ordini e alla scelta della banca J.P. Morgan come agente unico per gli acquisiti
sul mercato USA (primavera 1915). Anche grazie a tali decisioni, fra l’agosto
1914 e il febbraio 1917, il valore totale delle esportazioni statunitensi verso l’Eu-
ropa supera, quindi, i 10.500.000.000 di dollari a prezzi correnti, mentre quello
delle munizioni esportate fra il 1914 e il 1918 si sarebbe attestato intorno ai
4.000.000.000 di dollari.
La lista dei beni destinati all’Europa comprendeva, inoltre, ferro e acciaio,
rame, ottone, prodotti chimici ed esplosivi, lana, cotone e prodotti tessili, grano
e frumento, farina, carne, pelle e calzature, macchine utensili, animali da soma e
da sella, armi, automobili, motociclette, motori aeronautici, materiale ferroviario
4
e pneumatici . La cantieristica navale riceve anch’essa un forte impulso dal con-
flitto, soprattutto a causa dalla guerra sottomarina tedesca, che porta, fra il 1914
e il 1918, alla perdita di circa 5.000 navi fra alleate e neutrali, per una stazza
5
lorda di quasi tredici milioni di tonnellate . Sul piano finanziario, il contributo
di Washington è altrettanto rilevante. Secondo le stime, le spese di guerra delle
Potenze alleate e associate sarebbero state di circa 58 miliardi di dollari (ai prez-
3 Cit. in A. Estienne-Mondet, Le général J.B.E. Estienne “père des chars”: des chenilles et des
ailes, Paris, 2010, p. 159. I carri leggeri Renault FT-17 su cui tante speranze poneva Pétain
avrebbero avuto il loro battesimo del fuoco il 31 maggio 1918 nel settore della foresta di Retz,
fra Soissons e Villers-Cotterets, durante le operazioni precedenti la seconda battaglia della
Marna.
4 Su questi aspetti cfr. H.C. Engelbrech - F.C. Hanighen, Merchants of Death. A Study of
the International Armament Industry, New york, 1934, pp. 174 ss. Sul ruolo di J.P. Morgan
come agente unico di acquisto delle Potenze dell’Intesa cfr. M. Horn, A Private Bank at War:
J.P. Morgan & Co. and France, 1914-1918, “The Business History Review”, vol. 74 (2000),
n. 1, pp. 85-112.
5 Sull’impatto della guerra sottomarina tedesca cfr. H.P. Willmott, The Last Century of Sea Po-
wer, vol. I, From Port Arthur to Chanak, 1894-1922, Bloomington - Indianapolis, IN, 2009,
app. 9.7. Una rilettura critica dell’esperienza è in H.H. Herwig, Total Rhetoric, Limited War;
German’s U-Boat Campaign 1917-1918, “Journal of Military and Strategic Studies”, vol. 1
(1998), n. 1, all’indirizzo Internet: http:// jmss.journalhosting.ucalgary.ca/jmss/index.
php/jmss/article/view/19/18.