Page 57 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             Gli USA e la “svolta” del 1917.
             Limiti e ambizioni dell’intervento statunitense

             Prof. Gianluca Pastori *




                l 6 aprile 1917, il Congresso degli Stati
             I Uniti vota l’entrata del Paese nella Prima
             guerra mondiale.  Il voto non giunge  ina-
             spettato. Al di là delle pur importanti que-
             stioni contingenti, nonostante l’adesione di
             Washington a una rigida neutralità,  dopo
             l’inizio  delle  ostilità  le  relazioni  politiche
             ed economiche  con le  Potenze  dell’Intesa
             si erano intensificate, mentre quelle con gli
             Imperi centrali si erano parecchio ridotte. A
             livello commerciale, l’interscambio con le prime era più o meno triplicato
             fra il 1914 e il 1917, mentre quello con i secondi era diminuito del 90%.
             Dopo l’annuncio da parte di Berlino della ripresa della guerra sottomarina
             indiscriminata (1° febbraio 1917), che nel solo mese di aprile avrebbe por-
             tato alla perdita di 860.000 tonnellate di naviglio alleato, le possibilità di
             un intervento statunitense nel conflitto europeo erano aumentate, mentre
             la diffusione del cosiddetto “telegramma Zimmermann” (la cui autentici-
             tà sarebbe stata confermata dal Ministro degli Esteri tedesco alla fine di
                    1
             marzo) , adombrando una possibile intesa ai danni di Washington fra il
             governo imperiale tedesco e quello messicano del Presidente Venustiano
             Carranza, aveva alimentato in tutto il Paese il sentimento anti-tedesco. I
             primi a fare le spese dell’ondata nazionalista seguita alla divulgazione del
             Telegramma Zimmerman sarebbero stati i molti cittadini statunitensi di
             origine tedesca (secondo il censimento del 1910, gli immigrati provenien-
             ti dai territori degli Imperi centrali erano circa 10.000.000 su 92.000.000
             di abitanti, con una particolare concentrazione in Stati quali la California,
             il Texas, la Pennsylvania, e buona parte del Midwest), individuati come


             *  Professore associato di Storia delle relazioni politiche fra il Nord America e l’Europa, Facoltà
                di Scienze Politiche e Sociali, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
             1  Il testo del ‘telegramma Zimmermann’ è ampiamente disponibile; per l’originale (conservato
                presso gli archivi di Stato statunitensi) cfr. https://www.archives.gov/education/lessons/
                zimmermann; la traduzione italiana della parte rilevante è in O. Barié - M de Leonardis
                - A.G. De’ Robertis - G. Rossi, Storia delle relazioni internazionali. Testi e documenti (1815-
                2003), Bologna, 2004, p. 182.
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