Page 48 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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48 il 1917. l’anno della svolta
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dell’Italia ne fu alterata .
In oltre, giornali furono vietati per collusione con il nemico (Le Bonnet Rouge,
le Journal). Traditori e spie furono arrestati come il lionese Bolo Pascià, agente
al soldo dei tedeschi, membro della mafia marsigliese, e che aveva finanziato
le Journal o ancora la cortigiana Mata Hari alias Margaretha Gertruide Zelle,
fucilata il 15 ottobre. Il mondo politico fu anche coinvolto. Il deputato radi-
cale-socialista Louis Turmel fu arrestato per aver dato ai tedeschi i resoconti dei
comitati segreti. Il senatore Charles Humbert, vice presidente della commissione
senatoriale incaricata delle questioni militari, fu anche compromesso.
Il pacifismo progredì anche , tanto il pacifismo socialista molto minorita-
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rio quanto sopratutto il pacifismo borghese, accusato di germanofilia, incarnato
tra gli altri da Joseph Caillaux, oppure solo sospettato come lo fu per Aristide
Briand ed il Ministro dell’Interno dal 1914, Louis Malvy.
Il radicale Joseph Caillaux manteneva in effetti buoni rapporti con Almerey-
da, il direttore del giornale Le Bonnet Rouge, finanziato dai tedeschi. Almereyda
(in realtà Bonnaventure Vigo) era un avventurieroe spregiudicato e già guardia
del corpo di Caillaux all’epoca del processo della moglie nel 1914. Fu arrestato
il 7 agosto 1917 e ritrovato morto nella sua cella quattro giorni dopo. Aristide
Briand, dal canto suo, fu una vittima collaterale dello scandalo Lancken. Il ba-
rone belga Oscar von der Lancken, amico del cancelliere tedesco Theobald von
Bethmann-Hollweg, recitò il ruolo di un intermediario per facilitare legami con
responsabili politici francesi, sembrando portare offerte di pace. In agosto-set-
tembre 1917, Briand cadde nella trappola, i contatti con Lancken facevano cre-
dere che la Germania fosse pronta a rinunciare all’Alsazia-Lorena, ciò che era
falso. Poi l’ex presidente del Consiglio prese un appuntamento a Ouchy, sul lago
di Ginevra per il 22 settembre. Tuttavia Briand ebbe l’intelligenza di avvertire
Painlevé, nuovo Presidente del Consiglio, (interessato), Poincaré (ostile) e Ribot
ministro degli Affari Esteri che consultò i suoi colleghi, l’inglese Arthur Balfour
e l’italiano Sidney Sonnino, tutti e due ostili. Alla fine, Briand preferì rimanere a
Parigi, ma la sua reputazione era oramai compromessa e macchiata di pacifismo,
e per alcuni, di tradimento disfattista. Quanto a Louis Malvy, ministro dell’Inter-
no dal giugno 1914, Clemenceau, nel comitato segreto dal 19 al 22 luglio 1917,
l’attaccò violentemente, accusandolo di aver lasciato svilupparsi il pacifismo in
Francia e coperto le azioni di Almereyda. Malvy dovette dare le sue dimissioni
il 31 agosto 1917 e Alexandre Ribot, non potendo formare un nuovo gabinetto
a causa della mancanza di sostegno della sinistra e della destra, preferì abban-
23 HEyRIES HUBERT, Les travailleurs militaires italiens en France pendant la grande Guerre.
« Héros de la pelle et de la truelle » au service de la victoire, Montpellier, PULM, 2014, pp.
46-50.
24 DUROSELLE JEAN-BAPTISTE, La Grande Guerre…, op. cit., pp. 299-303.