Page 529 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             Conclusioni.
             Il 1917, anno di svolta all’origine di cambiamenti

             importanti nella storia del XX e XXI secolo.


             Prof.ssa Maria Gabriella PASquALini *




                n Italia, il primo avvenimento che viene
             I alla memoria per l’anno 1917 è la clamoro-
             sa  sconfitta  dell’esercito  italiano  a  Caporetto.
             Le relazioni che precedono queste conclusioni
             hanno, con dovizia di particolari e dettagliate
             analisi, discusso di questa grande sconfitta ita-
             liana che non fu però una disfatta totale, come
             si ama ricordarla. Fu una delle numerose batta-
             glie combattute e, questa volta persa, con gran
             clamore. A Cadorna furono addossate tutte le colpe oltre che al governo in carica
             guidato dal Boselli e l’8 novembre 1917 il Re avvicendò tutti e due: Diaz prese
             il posto di Cadorna (e lo tenne fino al 24 novembre 1919) e Vittorio Emanuele
             Orlando, quello di Boselli. Squadra che perde si cambia e alla svelta: Vittorio
             Emanuele III provvide e con ragione, non solo militare ma soprattutto politica.
                La sconfitta di Caporetto mise in luce per l’Italia un efficace valore di resi-
             lienza. La ‘frustata’ virtuale militare sul popolo italiano e sulle Forze Armate fu
             molto forte e tutti reagirono fino ad arrivare alla vittoria militare, alla fine della
             guerra. Il Paese arrivò comunque stremato alla fine del conflitto e ne pagò dura-
             mente le conseguenze.
                Nel 1917 un forte desiderio di pace era ormai diffuso su tutti i fronti e già alla
             fine del 1916 l’imperatore Carlo I, succeduto al defunto Francesco Giuseppe,
             insisteva su una pace separata per l’Austria, scossa anche da problemi interni di
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             nazionalismo e istanze indipendentistiche.  Quell’impero fu, infatti, uno dei tre
             che scomparve definitivamente tra il 1919 e il 1922.


             *  Docente presso la Scuola Ufficiali Carabinieri.
             1  Interessante a questo proposito la testimonianza di Max Ronge, Capo dell’ Evidenz Bu-
                reau (Servizio informazioni militari) dello Stato Maggiore austriaco, come riportato nel
                suo volume Spionaggio (una sorta di racconto della storia dell’istituzione), pubblicato a
                Napoli, nel 1933 con la prefazione di Aldo Valori, alle pagine 257 e seguenti. Da notare
                che la rivista GNOSIS ha ripubblicato questo interessante libro nel 2017, come allegato
                alla Rivista, in quattro volumetti, con un’introduzione, posta nel primo, del generale Vin-
                cenzo Pezzolet.
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