Page 533 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             ravano di sconfiggere oltre la Germania, anche l’Impero Ottomano con  l’aiuto
             degli arabi e delle loro formazioni. Questa fase della guerra in Medio Oriente
             fu guidata non solo dal mitico colonnello Thomas Edward Lawrence ma anche
             da un eroe arabo, Ali Aziz al Masri Pascia (l’Egiziano, ex ufficiale dell’esercito
             ottomano), meno conosciuto, ma ben noto, per esempio, agli ufficiali italiani
             residenti a Costantinopoli e ai combattenti italiani in Cirenaica ai quali si oppose
             con valore durante la guerra di Libia.  5
                Per quanto riguarda l’ufficiale inglese è indubbio che sia stato lo strumento
             per attuare in parte le decisioni politiche internazionali provenienti dall’accordo
             1916 Sykes-Picot. Lawrence non era solo un archeologo studioso del Medio
             Oriente ma era diventato un membro dei servizi segreti britannici nella regione,
             corrispondente dell’Arab Bureau (istituito il 19 gennaio 1916) con sede al Cairo.
                L’interesse primario degli inglesi era salvaguardare il potere sull’importante
             Canale di Suez. Una volta mantenuto il controllo sul Canale, due strategie si
             trovarono a essere analizzate in quel momento dal War Office e dai Servizi in-
             formativi a Londra: una, offensiva e preventiva era sostenuta da Lord Kitchener,
             l’antico residente britannico al Cairo fino all’agosto 1914; l’altra, soluzione di
             difesa passiva, limitata alla zona del Canale e centrata sulla “riduzione discre-
             ta” degli elementi locali favorevoli ai turchi. Vi erano tre gruppi di persone che
             difendevano questa posizione: i partigiani inglesi di una guerra centrata solo
             sull’Europa e in particolare sul fronte francese; i francesi che subivano la spinta
             militare tedesca in Europa e non intendevano lasciare gli inglesi decidere da soli
             dell’avvenire dell’Oriente, territori e dei coloniali dell’Impero Prussiano; infine
             il Governo inglese delle Indie, che considerava la zona orientale araba come una
             riserva di caccia dei suoi Uffici e Servizi e rifiutava l’intromissione in questa
             regione sia del War Office sia degli altri Uffici d’intelligence cairoti o londinesi,
             per poter amministrare in modo ‘autonomo’ la regione.
                La situazione tra gli inglesi e gli alleati non era di facile convivenza. Fu quella
             che Lawrence scoprì arrivando al Cairo e alla quale si adattò subito, dimostrando
             una flessibilità che perse durante la sua missione che considerò soprattutto una
             ’sua’ personale missione e una ‘sua’ guerra contro i Turchi.
                D’altra parte fin dagli inizi della guerra, ancor prima forse dello scoppio del


                consultabili presso la British Library, Asian &African Studies e presso l’India Office Re-
                cords. Interessanti anche gli archivi francesi della Difesa, in particolare nell’inventario
                SHAT (Service Historique de l’Armèe de Terre) 7N.
             5  Circasso di origine, era nato al Cairo nel 1879, dove morì nel 1965, dopo essere stato
                Capo di Stato Maggiore dell’esercito dello Sceriffo Husain, poi dell’esercito egiziano
                nominato dal Primo Ministro Ali Maher; partecipò attivamente alla detronizzazione di Re
                Farouk nel 1952 e in seguito fu nominato, nel 1953, ambasciatore a Mosca.  Cfr. Archivio
                Storico di Stato Maggiore Esercito (AUSSME), G33, R.19 e Archives de la Défense,
                Parigi, Château de  Vincennes, SHAT, 7N/932.
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