Page 535 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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La Gran Bretagna avrebbe fornito logistica e armamento (una parte essenzia-
le per la guerra) mentre gli arabi avrebbero fornito le risorse umane, cioè gli ele-
menti di combattimento. Così si sarebbe realizzata un’alleanza stretta tra la Gran
Bretagna e la potenza (intesa genericamente come ‘force de frappe’) musulmana
con vantaggi reciproci, soprattutto per Londra.
Comunque il governo inglese rifiutò di impegnarsi contro la Turchia senza
accordi stretti, senza altre informazioni sicure e finché la guerra non fosse di fatto
scoppiata. Nondimeno la Gran Bretagna era lieta di poter eventualmente contare
sul sostegno attivo degli arabi così come quello dei cristiani di Siria e della na-
zione irachena. Il tutto però doveva avere un insieme di garanzie serie ottenute
prima della dichiarazione di guerra alla Turchia.
L’idea centrale di Ali Aziz era di suscitare una rivolta della popolazione ara-
ba nelle province della Mesopotamia dell’Impero Ottomano, ben sapendo che
ormai della Tripolitania e Cirenaica se non fossero divenute preda dell’Italia, sa-
rebbe stato però il libico Senusso a volerne disporre. Come previsto, al Cairo il 5
giugno 1917 fu siglato un corposo accordo anglo-italiano con Mohammed Idriss.
Le negoziazioni si erano protratte per lungo tempo tra delegati inglesi, quelli
italiani e il libico dall’altra. Furono finalmente coronate da successo. Il Senusso
si impegnava, a nome della Confraternita Senussita, a mantenere la pace con
i governi alleati, a consegnare qualsiasi persona che fosse sbarcata sulla costa
della Cirenaica in punti che non erano stati effettivamente occupati dagli italiani,
a consegnare o espellere fuori dell’Africa mediterranea tutti gli ufficiali e agenti
nemici, a allontanare ogni persona le cui azioni fossero state di natura diretta a
creare dei dissensi tra Idris e i governi alleati.
Da parte loro i governi alleati aprivano al commercio arabo, in certi limiti,
l’accesso di alcuni porti come Bengasi Derna e Tobruk in territorio italiano; Sol-
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lum in territorio egiziano.In sintesi, il fianco libico era stato assicurato.
Alì Aziz voleva, però, agire anche nell’ipotesi della pace possibile tra la Tur-
chia e la Gran Bretagna, mantenendo però la possibilità di una indipendenza ara-
ba anche in questo caso. Il suo piano fu considerato con una certa serietà, anche
se le autorità inglesi avevano qualche diffidenza nei confronti dell’ex ufficiale
ottomano: l’idea fu considerata ma tenuta in disparte in attesa degli avvenimenti.
Se intanto il Gabinetto di Londra si interrogava sulla prospettiva di un doppio
movimento arabo contro la Turchia (arabi musulmani, alauiti e cristiani), l’Alto
Commissario inglese in Egitto pretendeva delle chiare disposizioni soprattutto
per quanto riguardava spingere gli arabi ancora più avanti nelle loro determina-
zioni e…relative…esose richieste. Egli si augurava di agire in Mesopotamia così
7 Infatti, nel 1917 si concluse l’accordo anglo-italiano e Mohamed Idriss, il Senusso. I fran-
cesi non ne furono particolarmente entusiasti. V. Archives de la Défense, Parigi, Château
de Vincennes, SHAT, 16N/2985, nota n 49 del 5 giugno 1917 dal Cairo, di Saint Quentin.