Page 78 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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78                                                   il 1917. l’anno della svolta



                L’approccio liberale classico al tema della rivoluzione era tradizionalmente
             opposto in Occidente alla visione di sinistra della rivoluzione stessa. L’approccio
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             della sinistra occidentale  agli eventi del 1917 nel XX secolo si è andato for-
             mando contemporaneamente con quello della destra o  liberale classico e si basa
             su tre affermazioni: la prima è che gli eventi di febbraio devono essere conside-
             rati soltanto nel contesto dell’ottobre, e non come una rivoluzione separata; in
             secondo luogo, la rivoluzione d’ottobre è un risultato storico e una benedizione;
             e, terza proposizione, che con Stalin il governo bolscevico ha avuto poco a che
             fare con gli ideali socialisti. In questi tre punti, difendendo l’idea della rivoluzio-
             ne socialista la sinistra classica differiva dai liberali classici occidentali.
                Gli esponenti della cosiddetta «nuova sinistra» continuano ad essere ispirati
             dall’idea della rivoluzione solo in un senso   più ampio. Essi cercano di rovescia-
             re la gerarchia del capitale globale e di vendicarsi di un lungo periodo storico che
             è iniziato con l’epoca delle scoperte geografiche. Essi   non hanno grande interes-
             se per gli eventi del 1917 né vedono contraddizioni tra il febbraio e l’ottobre, o
             tra Lenin e Stalin. L’essenza del loro approccio è un atteggiamento decisamente
             positivo nei confronti del fenomeno della rivoluzione, pertanto ideologicamente
             sia la vecchia che la nuova sinistra occidentale condividono l’approccio neo-
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             liberale .
                La sinistra moderna russa e i socialisti (in contrasto con la sinistra occiden-
             tale) hanno tenuto in grande considerazione la memoria del progetto del sociali-
             smo sovietico e della rivoluzione socialista d’ottobre. A differenza della sinistra
             occidentale, essi tendono a dare un valore positivo non solo all’epoca di Lenin
             ma anche a tutto il periodo sovietico fino alla fine  dell’Urss. I socialisti russi
             basano le loro convinzioni non solo sull’idea di giustizia sociale ma anche sulla
             memoria storica. Quando i monumenti di Lenin sono stati pubblicamente de-
             moliti in diversi paesi, come dimostrazione politica, vari esponenti del mondo
             politico, religioso e sociale russo hanno spesso percepito tali atti come attacchi
             alla Russia o come manifestazioni di russofobia, sebbene il loro stesso atteggia-
             mento verso Lenin possa andare dall’odio all’amore. L’idea di sinistra in Russia
             è riferita a una particolare esperienza storica e come tale è considerata parte
             dell’identità russa.
                Oltre a queste interpretazioni del 1917 e del fenomeno della rivoluzione oggi
             esiste un altro punto di vista, il cosiddetto approccio tradizionalista. Questo non
             può essere definito conservatore, poiché non mira a «conservare» un particolare




             16  Per «occidentale» intendiamo in questo caso una definizione di valori, non l’area geografica.

             17  Vasilij A. Shchipkov, Actual Images of the Russian Revolution of 1917: Dynamics and Per-
                spectives, «Telos», Oct. 2017.
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