Page 163 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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dell’Arma territoriale erano rappresentate dalla presenza dei numerosi campi di
prigionia, dalla gestione delle migliaia di profughi provenienti dai territori oc-
cupati dagli Austriaci e dalle località a ridosso del Piave, che raggiunsero anche
le più lontane regioni italiane, dall’assistenza alle vittime dei bombardamenti,
che colpirono ripetutamente non soltanto le città più prossime al fronte, come
Padova e Venezia, ma raggiunsero anche città come Milano e Napoli, grazie
all’uso dei dirigibili, e molte località del litorale adriatico, colpite sia dal mare
sia dal cielo.
Tra i compiti aggiuntivi per le Stazioni Carabinieri tra la fine del 1917 e il
1918 ci fu anche la distribuzione di tessere, stampate dalla Croce Rossa Italiana,
ai familiari dei militari italiani prigionieri degli austro-ungarici (circa 300.000
dopo Caporetto). Le tessere, da presentare agli uffici postali o direttamente ai
comitati della Croce Rossa, erano necessarie per dimostrare che l’invio di pacchi
non fosse superiore al consentito (un pacco di pane inferiore ai due kilogrammi
ogni 8 giorni e un pacco misto di peso non superiore ai cinque kilogrammi ogni
15 giorni) .
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… e all’estero
Ai carabinieri già presenti sui fronti balcanici dell’Albania e della Macedo-
nia, e dal dicembre del 1917 in Terra Santa con la spedizione inglese in Medio
Oriente, si aggiunsero nel 1918 anche le Sezioni mobilitate al seguito del Corpo
d’Armata italiano inviato sul fronte francese della Marna in aprile e quelle al
seguito delle spedizioni interalleate nella penisola di Kola, oltre il Circolo Po-
lare Artico, dal mese di settembre, e in estremo oriente, dalla Manciuria (per gli
Italiani) verso Vladivostok (dove sbarcarono i Giapponesi e gli Statunitensi) e la
Siberia centrale, destinate a combattere contro le truppe bolsceviche fino all’e-
state dell’anno successivo.
In Manciuria, al corpo di spedizione italiano poté unirsi, e ne costituì anzi
l’assetto principale, la “Legione degli Irredenti”, formata da ex prigionie-
ri dell’esercito austro-ungarico originari delle terre italiane irredente, catturati
dalle truppe zariste sul fronte orientale, che il maggiore dei Carabinieri Cosma
Manera, giunto in Russia prima dello scoppio della rivoluzione, era riuscito ro-
cambolescamente a condurre attraverso l’immenso impero russo fino in Cina,
rianimandoli e inquadrandoli militarmente ed infine armandoli con l’aiuto dei
Francesi e degli Inglesi. L’avventura del Magg. Manera continuerà peraltro fino
al 1920, setacciando i campi di prigionia dell’intera Siberia, anche valendosi di
alcuni altri ufficiali dei Carabinieri inizialmente inviati a Vladivostok per la co-
stituzione, poi abortita, di una polizia militare interalleata.
20 Circolare n. 5244/3 del 29 novembre 1917 del Comando Generale dell’arma, “Istituzione di
due tessere per la spedizione di pacchi ai prigionieri di guerra italiani in austria-Ungheria”.