Page 167 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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L’ordine di mobilitazione Giunto al Comando Generale il 23 maggio 1915.
(Fototeca Museo Storico della Guardia di finanza)
Generale radunò le aspiranti Guardie di finanza presso i centri di mobilitazione,
cc.dd. “depositi”, di Bologna, Roma, Maddaloni, Bari e palermo, presso i quali
costituire i Battaglioni e le Compagnie autonome, che dovevano essere equipag-
giati e addestrati.
all’inizio delle ostilità, il 24 maggio 1915, il Corpo, degno erede delle belle
tradizioni consolidate nel Risorgimento, fu chiamato a combattere – quale parte
integrante delle forze di guerra dello Stato – schierandosi, non solo in Italia, ma
anche nei territori d’oltremare , con il seguente assetto ordinativo:
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• quattro Battaglioni “alpini” (costituiti con elementi di provate capacità alpe-
stri provenienti dai reparti del Corpo stanziati a ridosso del confine settentrio-
nale; reparti conformi ai Battaglioni alpini, attrezzati con Sezioni mitraglia-
trici e salmerie);
• quattordici Battaglioni “costieri” (composti prevalentemente di elementi ete-
rogenei – anche allievi in formazione – provenienti per la maggior parte dai
reparti interni o litoranei, molti dei quali richiamati al servizio attivo e, spes-
so, non adeguatamente equipaggiati);
• quattro reparti autonomi, ciascuno di consistenza organica della Compagnia;
• i Distaccamenti “speciali” (costituiti da piccoli drappelli delle Brigate e Di-
staccamenti di frontiera del tempo di pace, perfetti conoscitori del terreno
di operazioni e del territorio circostante; essi entrarono in azione per primi,
assolvendo compiti di esplorazione a vantaggio dei reparti del Regio Eserci-
to, effettuando, talvolta, azioni particolari, tipiche delle pattuglie di combat-
timento) e,
• l’intero naviglio del Corpo (posto alle dirette dipendenze della Regia Marina).
9 principalmente in albania, Tripolitania e Dodecaneso.

