Page 174 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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                                                       le armi del nemico, i finanzieri
                                                       riuscirono,  comunque,  anche  a
                                                       nuoto,  a  raggiungere  la  sponda
                                                       del fiume difesa dalle truppe bo-
                                                       sniache e si lanciarono come fu-
                                                       rie su di esse, ingaggiando feroci
                                                       combattimenti all’arma bianca e
                                                       travolgendone in poco tempo le
                                                       posizioni:  furono  catturati  cen-
                                                       totrentasei  prigionieri,  tre  can-
                                                       noncini  e  quattro  mitragliatrici.
                                                       Una  volta  che  furono  costituite
                                                       le teste di ponte, altri Nuclei di
                                                       rincalzo del VII Battaglione pas-
                                                       sarono il Sile in rinforzo ai loro
                                                       compagni,  i  quali  avevano  po-
             I Finanzieri forzano il Sile.             sto,  per  primi,  piede  sul  lembo
             Fototeca Museo Storico della Guardia di finanza)  di  suolo  italiano  riconquistato  al
                                                      nemico.
                appreso l’esito dell’azione, il Comandante della 3ª Brigata Bersaglieri, da cui
             il VII Battaglione dipendeva, inviò il seguente fonogramma al Comando Gene-
             rale: “…Ero certo che il valore del VII Battaglione finanzieri avrebbe brillante-
             mente assolto il compito suo nella magnifica azione di oggi. I benemeriti militi
             del dovere, resisi già noti per la loro vigile guardia, terranno, ne sono certo, le
             posizioni conquistate con tanto valore…” .
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                E le Guardie di finanza non solo consolidarono le posizioni conquistate con
             tanta determinazione ma, nelle successive giornate di aspra lotta – rinforzate da
             due Compagnie mitraglieri – penetrarono in profondità verso il piave Nuovo
             combattendo tra gli acquitrini della foce del fiume dall’alba del 2 alla sera del 5
             luglio giorno in cui i combattimenti assunsero estrema violenza, per la conquista
             delle ulteriori posizioni di Case pirami, espugnate eroicamente nei giorni succes-
             sivi dall’VIII Battaglione che aveva rimpiazzato il VII, mentre il XX Battaglione
             difendeva la testa di ponte di Capo Sile.
                Tale fu l’ardimento delle Fiamme Gialle che molto spesso furono confuse con
             quelle migliori del Regio Esercito. Talvolta, i finanzieri furono finanche ceduti
             temporaneamente a questa Forza armata: si tratta, per esempio, del Tenente pa-
             squale Tutoli il quale, durante la Battaglia dei “due piavi” (piave Vecchia o Sile
             e piave Nuovo), fu assegnato dal VII Battaglione del Corpo al 154° Fanteria per
             comandare i Fanti della Compagnia avanzata, rimasta con un solo Sottotenente.


             14  In archivio del Museo Storico della Guardia di finanza.
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