Page 185 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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Ingresso della mostra tematica organizzata presso l’Aeroporto
“Leonardo da Vinci” di Fiumicino
se, le Fiamme Gialle si prodigarono con indomito coraggio nel contrastare le
organizzazioni malavitose e nel tutelare la proprietà privata, contribuendo così
alla salvaguardia dei principi di legalità e giustizia. Nell’assicurare tali compiti
il Corpo pagava, col sacrificio di giovani Fiamme Gialle, un alto contributo di
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sangue, meritando così la riconoscenza della Nazione intera.” .
a guerra conclusa, i finanzieri furono posti alle dipendenze dei “Commissari
governativi” e del “Segretariato Civile del Comando Supremo” per assolvere i
compiti d’istituto nei nuovi territori entrati a far parte del Regno d’Italia (Trento
e Trieste).
a seguito di quanto narrato, appare evidente che, seppure con numeri in as-
soluto molto inferiori rispetto al Regio Esercito, il Corpo dovette sostenere, in
proporzione ai propri organici, uno sforzo enorme. Infatti, dodicimila finanzie-
ri (il quaranta per cento circa dell’intera forza organica), provenienti da tanti
piccoli reparti (Compagnie, Tenenze, Brigate, Distaccamenti) sparsi sull’intero
territorio nazionale, furono impiegati al fronte, mentre altri ventimila Guardie di
finanza furono impiegate, come descritto in precedenza, nella difesa costiera e
nella tenuta del c.d. “fronte interno”. Ingente fu anche il numero dei Caduti, feriti
e mutilati, pari a circa il venti per cento delle Fiamme Gialle mobilitate.
Il sacrificio della Guardia di finanza è stato ricordato, oltre che con le due
Medaglie di Bronzo al Valor Militare e con la recente Medaglia d’oro al Merito
23 Così come recita la motivazione dell’onorificenza conferita con il D.p.R. 4 maggio 2018.

