Page 292 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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292 il 1918. la Vittoria e il Sacrificio
Quasi come se l’intero conflitto sia stato combattuto solo in montagna e solo dal
Regio Esercito, anche se quest’ultimo certamente visse lì (e comunque non solo
lì) il suo primo grande e fondamentale olocausto dopo il completamento dell’u-
nificazione del paese nel 1871. a questo modo di vedere ha molto contribuito in
passato (e continua a contribuire) la precisa rimozione culturale nazionale, oltre
che il complesso della importante produzione storiografica fuori d’Italia e so-
prattutto anglosassone. Il fatto è stato sottolineato più volte e da più parti, perfi-
no nei passati convegni organizzati tra 2014 e 2017 dall’Ufficio storico dello Sta-
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to maggiore della Difesa e in quest’ultimo . L’ennesima testimonianza di ciò è in
un volume britannico del 2014, dove tutto quanto è accaduto in Italia tra 1914 e
1918 è valutato come relativo a un «forgotten front», sempre e solo terrestre co-
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me nei casi precedenti . Così come solo e sempre di natura terrestre è il mede-
simo fronte italiano rappresentato nella cartografia didattica oggi in uso nell’ac-
cademia militare dello US army a West point: senza nessuna parte specifica e
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altrettanto fondamentale in mare (Fig. 2). per rimanere, poi, alla storiografia ita-
liana contemporanea, molti storici nazionali (quelli più di rilievo e altri) hanno
continuato fino a poco tempo fa (e continuano ancora) a mettere in evidenza per
il 1914-1918 solo i temi della «guerra bianca», della «trincea» e delle tante batta-
glie e dei sacrifici inenarrabili di alpini e fanti, senza quasi mai neanche accenna-
re all’apporto della Regia Marina a sostegno del potere marittimo e navale nazio-
nale in tutto il Mediterraneo e non solo in adriatico . La realtà fu, però, un’altra.
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pp. 213-220; MERLINI LEoNaRDo, Cortellazzo 1917. La riscossa dal mare, in L’Italia e
la Grande guerra. Il 1917. L’anno della svolta, atti del congresso internazionale (Roma, 25-26
ottobre 2017), a cura di p. Crociani, p. Ducci, a. Fichera, p. Formiconi, Roma, Ministero della
Difesa, 2018, pp. 141-152.
7 SICa EMaNUELE, Il fronte italiano nella storiografia anglosassone, in L’Italia e la Grande
guerra. Il 1917. L’anno della svolta, atti del congresso internazionale (Roma, 25-26 ottobre
2017), a cura di p. Crociani, p. Ducci, a. Fichera, p. Formiconi, Roma, Ministero della Difesa,
2018, pp. 385-392.
8 EVaNS MaRTIN MaRIX, Forgotten fronts of the First world war, Brimscombe port (Stroud,
Gloucestershire, GB), The History press, (2003) 2009². Unico in altra direzione è, natural-
mente, HaLpERN paUL G., La Grande guerra nel Mediterraneo, introduzione di augusto
De Toro (ed. it. di Id., The naval war in the Mediterranean, 1914-1918, annapolis – Maryland,
Naval Institute press, 1987), Gorizia, Libreria Editrice Goriziana, 2009 (2 voll.).
9 Già on line il 16 novembre 2015 (su http://www.westpoint.edu/history/Sitepages/WWI.
aspx), queste mappe del Campaign atlas to the Great War sono le seguenti: 17. Northwest-
ern Italy, 1915 – 1917. Eleven Battles of the Insonzo, June 1915 – September 1917; 18.
Northwestern Italy, 1915 – 1917. The Battle of the Caporetto, 24 october – 12 November
1917; 23. The Battle of Vittorio Veneto. Situation 24 october – 4 November 1918 (https://
www.usma.edu/academics/academic-departments/history/world-war-one; ultima consulta-
zione 18 gennaio 2019).
10 per questo modo di fare, valgono due esempi autorevoli: ISNENGHI MaRIo, RoCHaT
GIoRGIo, La Grande guerra 1914-1918, Bologna (2000), Il Mulino, 2008³ (dove le questioni