Page 311 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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             inglesi in Italia, impegnandole in piccole operazioni – che i britannici utilizza-
             rono per dimostrare l’efficienza delle loro tattiche offensive – e studiando alcuni
             piani per delle operazioni più ampie. In queste occasioni, tra l’altro, fu notato
             dagli inglesi come il lavoro di staff degli italiani fosse migliorato. 38
                Tutto ciò fu interrotto dai chiari segni di un’imminente offensiva austrounga-
             rica. I britannici furono schierati sull’Altopiano di Asiago e parteciperanno diret-
             tamente alla battaglia, ricordata come la Battaglia del Solstizio. 39
                In questa occasione si verificarono alcuni episodi che dimostrarono come cer-
             ti pregiudizi nei confronti degli italiani non fossero stati superati. Il settore in cui
             operarono le truppe del British Army fu quello montano di Asiago, al fianco di
             divisioni italiane. Gli inglesi si lamentarono in più occasioni dello schieramento
             difensivo italiano, ritenendolo non adatto.
                Ora, devono essere considerati due fattori: il primo è che gli italiani avevano
             alle spalle tre anni di guerra sulle montagne; secondo, anche gli stessi britannici
             avevano dichiarato che gli italiani disponevano delle migliori truppe da monta-
             gna. Nonostante questo, il comando britannico ritenne inadatte le scelte difen-
             sive italiane, criticandole, preferendo utilizzare la sua consueta organizzazione
             difensiva.
                Se il sistema difensivo britannico aveva funzionato generalmente bene sul
             fronte occidentale, caratterizzato da un ambiente pianeggiante, si dimostrò inade-
             guato sull’Altopiano di Asiago: l’unico punto del fronte dove gli austroungarici
             riuscirono a sorprendere i difensori fu appunto quello controllato dai britannici.
             Al contrario, il tanto criticato sistema italiano resse molto bene all’urto nemico,
             non solo, ma parzialmente la situazione sul settore britannico fu ristabilita pro-
             prio grazie al contributo delle tanto criticate artiglierie italiane, che sostennero
             gli sforzi inglesi per riprendere il controllo della situazione, cosa che in effetti
             avvenne in poche ore.
                Questa situazione mise profondamente in imbarazzo il comando britannico,
             tanto che Cavan silurò il comandante della divisione che era stata sorpresa dall’at-
             tacco. A ulteriore dimostrazione del profondo disagio che fossero stati proprio gli
             italiani ad aiutare gli inglesi in difficoltà, su questo episodio la relazione ufficiale
             britannica non fa un cenno proprio preciso e alcuni studi successivi sostennero
             che la linea inglese cedette solo perché si trovò di fronte alcune unità di élite. 40
                Superato l’imbarazzo e conclusasi positivamente la seconda battaglia difen-
             siva sul Piave, tornarono a manifestarsi le tensioni tra britannici e italiani. Cavan

             38  Rapporto inviato dal generale Delme-Radcliffe al War office, datato 04/04/’18, TNa,
                 Wo, Fondo 106, busta 814, foglio 12.
             39  Sul ruolo avuto dalle forze britanniche durante la battaglia del Solstizio cfr.: WILKS
                 JoHN, WILKS EILEEN, The British army in Italy 1917-1918, cit., pp. 93-116; ED-
                 MoNDS JaMES E., DaVIES HENRY R., History of the Great War…, cit., pp. 194-220.
             40  CaSSaR GEoRGE H., The Forgotten Front…, cit., p. 161.
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