Page 318 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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318 il 1918. la Vittoria e il Sacrificio
dell’Impero in cui si parlava una sola lingua: un’ampia isola di uniformità lingui-
stica nel grande mare plurietnico dei domini asburgici.
A restare legati a Vienna anche dopo la svolta del 1866 erano invece aree non
compattamente italiane, ma caratterizzate dal pluralismo nazionale tipico della
monarchia asburgica. Si trattava di regioni che con l’Impero avevano rapporti di
più antica data, che alla sua vita politica e istituzionale avevano partecipato con
continuità, stabilendo anche solide relazioni in ambito economico e commerciale
e conoscendo un significativo coinvolgimento di esponenti locali nella macchina
amministrativa dello Stato asburgico .
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Nel volgere di alcuni anni gli italiani d’Austria si ritrovarono pochi e dispersi.
Dopo la cessione del Veneto all’Italia la continuità territoriale che li univa si era
spezzata e gli italiani vivevano in due spazi geografici distinti, il Trentino e il
Litorale adriatico, che dividevano, in forme e proporzioni differenti, con popola-
zioni di altra lingua. Il loro peso politico nei confronti di Vienna si era pressoché
annullato e le differenze profonde tra le due regioni d’insediamento rendevano
difficile l’elaborazione di rivendicazioni comuni. Il Trentino era una realtà anco-
ra in larga parte rurale, con pochi e piccoli centri urbani, al primo posto Trento
con oltre 30.000 abitanti . Rappresentava la parte meridionale della Contea del
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Tirolo, il cui capoluogo era Innsbruck. Il Tirolo costituiva un caso particolare
all’interno del mosaico asburgico, poiché era abitato da popolazioni di diversa
lingua che però occupavano parti distinte del territorio, a sud gli italiani, a nord
i tedeschi , cosicché il Trentino poteva dirsi una regione quasi compattamente di
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Habsburgermonarchie 1848-1918, vol. III: Die Völker des Reiches, tomo 2, Österreichische
akademie der Wissenschaften, Wien, 1980, pp. 839-879.
7 KRaMER HaNS, Die Italiener unter der österreichisch-ungarischen Monarchie, Herold,
Wien-München, 1954, pp. 98-116; VEITER THEoDoR, Die Italiener in der österrei-
chisch-ungarischen Monarchie. Eine volkspolitische und nationalitätenrechtliche Studie,
Verlag für Geschichte und politik, Wien, 1965, p. 77; WaNDRUSzKa aDaM, Die Italie-
ner in der Habsburgermonarchie, in: zÖLLNER ERICH, MÖCKER HERMaNN (a cura di),
Volk, Land und Staat: Landesbewußtsein, Staatsidee und nationale Fragen in der Geschichte
Österreichs, Österreichische Bundesverlag, Wien, 1984, pp. 94-102. per il periodo della pri-
ma guerra mondiale cfr. ora ToNEzzER ELENa, WEDRaC STEFaN, Die Italiener des
Österreichischen Küstenlandes, Dalmatiens und des Trentino, in: RUMpLER HELMUT (a
cura di), Die Habsburgermonarchie 1848-1918, vol. XI, tomo 1: Die Habsburgermonarchie
und der Erste Weltkrieg, Österreichische akademie der Wissenschaften, Wien, 2016, pp. 919-
964.
8 MoNTELEoNE RENaTo, Il Trentino alla vigilia della prima guerra mondiale, in: Il Trenti-
no nella prima guerra mondiale. Studi e ricerche, Museo Storico Italiano della Guerra, Rove-
reto, [2015], pp. 13-31; LEoNaRDI aNDREa, Dal declino della manifattura tradizionale al
lento e contrastato affermarsi dell’industria, in: GaRBaRI MaRIa, LEoNaRDI aNDREa
(a cura di), Storia del Trentino, vol. 5, L’età contemporanea 1803-1918, il Mulino, Bologna,
2003, pp. 597-663.
9 Sulla storia e la valenza del confine di Salorno cfr. DI MICHELE aNDREa, Salorno e il con-