Page 378 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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378 il 1918. la Vittoria e il Sacrificio
implicito di incentivare la ricerca delle reali cause della guerra e delle condizioni
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che avrebbero permesso di mantenere la pace. .
1. La Grande guerra come guerra “maggiore”
La guerra in generale e la Grande guerra in particolare, dunque, hanno co-
stituito il primo e più importante oggetto di riflessione per una disciplina che,
secondo Raymond aron, trova la sua ragion d’essere proprio nello studio dell’al-
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ternanza ciclica tra la guerra e la pace . L’autore francese, tuttavia, ha introdotto
nella sua opera una prima distinzione fondamentale ai fini del presente studio.
Quella della diversità delle “poste in gioco” nelle guerre. In tal prospettiva la
guerra ha più di frequente una natura limitata, prevalentemente circoscritta alla
richiesta di vantaggi materiali (territori o risorse), all’ottenimento di posizioni
capaci di garantire maggiore sicurezza a uno o più paesi o, ancora, alla riunifica-
zione di una comunità nazionale. al contrario, le guerre “generali”, più rare ma
ben più rilevanti per il loro impatto sistemico, sono quelle che mettono in discus-
sione i principi di legittimità su cui si fonda l’intero sistema internazionale. Con
tale concetto si indica il modo con cui sono organizzati i rapporti tra le unità al
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suo interno , ovvero quelle forze immateriali che nell’ambiente internazionale
giustificano e regolano la natura asimmetrica dei rapporti di potere tra gli Stati .
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Le guerre “generali” risultano contraddistinte da tre caratteristiche essen-
ziali. anzitutto, sono guerre “maggiori”, poichè in grado di coinvolgere tutti i
poli del sistema internazionale. In secondo luogo, sono “totali” per estensione
geografica, durata e, soprattutto, intensità in quanto i soggetti coinvolti sfug-
gono a ogni vincolo all’utilizzo dei mezzi di distruzione e assecondano la clau-
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sewitziana “scalata agli estremi” della violenza . Infine, si profilano come guerre
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“costituenti” , poiché pongono come posta in gioco l’assetto sistemico, nonché i
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principi su cui è fondato l’ordine internazionale in una determinata fase storica .
4 CaRR, op. cit., pp. 4-5.
5 aRoN RaYMoND, pace e guerra tra le nazioni, Edizioni di Comunità, Milano, 1970 (ed. or.
1962).
6 Ivi, p, 192.
7 FERRERo GUGLIELMo, potere, Edizioni di Comunità, Milano, 1947 (ed. or. 1942), pp.
17-23.
8 CoLoMBo aLESSaNDRo, La guerra ineguale. pace e violenza nel tramonto della società
internazionale, il Mulino, Bologna, 2006; FREUND JULIEN, La guerra nelle società moder-
ne, Marco Editore, Lungro di Cosenza, 2007 (ed. or. 1991), pp. 45-49.
9 VoN CLaUSEWITz KaRL, Della guerra, Einaudi, Torino, 2000 (ed. or.).
10 aRoN RaYMoND, War and Industrial Society, in BRaMSoN LEoN, GoETHaLS
GEoRGE (a cura), War-Studies from psycology, Sociology, anthropology, Basic Books,
New York, p. 359.
11 GILpIN RoBERT, Guerra e mutamento nella politica internazionale, il Mulino, Bologna,