Page 380 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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380 il 1918. la Vittoria e il Sacrificio
Dunque, per essere ricompreso nella categoria delle guerre “generali” la por-
tata di un evento bellico deve essere talmente ampia che solo pochissimi conflitti
nella storia moderna e contemporanea vi siano stati ricompresi. Tra questi, ge-
neralmente, vengono noverate la Guerra dei Trent’anni (1618-1648), le Guerre
napoleoniche (1803-1815), la prima guerra mondiale (1914-1918), la Seconda
guerra mondiale (1939-1945) e, sebbene con i suoi elementi di originalità, la
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Guerra fredda (1946-1989) .
2. All’origine della “crisi dei vent’anni”
L’ipotesi del presente lavoro è che, come già ampiamente dimostrato in al-
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cune celebri opere , l’ordine internazionale modellato nel 1918, pur assolvendo
il requisito della “novità”, lasciò da subito insoddisfatto quello “stabilità”. Ciò
che in questa sede si intende aggiungere al dibattito, è il tentativo di rintracciare
le cause esiziali dell’instabilità del periodo interbellico – la crisi dei vent’anni
descritta da Edward Carr – in alcuni fenomeni cruciali che presero forma nel
fatidico anno finale della Grande guerra.
Tre eventi in particolare sembrano all’origine di altrettanti fattori di instabi-
lità: 1) la dichiarazione dei quattordici punti del presidente americano Woodrow
Wilson e la mancata assunzione di responsabilità internazionale degli Stati Uniti,
che privarono il nuovo ordine di un potenziale elemento di stabilizzazione e
depotenziarono l’autorità delle istituzioni sorte a sua difesa; 2) la contestazio-
ne bolscevica dell’ordina capitalista e la capacità di contagio della Rivoluzione
d’ottobre, che furono la prima causa di eterogeneità del sistema internazionale
del periodo interbellico; 3) la resa senza condizioni imposta a Compiègne alla
Germania, che sin da subito ne alimentò la volontà revisionista.
Questi fenomeni, che nel medio termine sarebbero stati tra le principali cause
dello scoppio della Seconda guerra mondiale, sono interpretati attraverso un pa-
radigma teorico costruito facendo ricorso ad alcuni strumenti forniti dagli studi
di Relazioni internazionali.
anzitutto, se si guarda analiticamente a un sistema internazionale, secondo
aron, bisogna prendere in considerazione due dimensioni principali. La prima
è la configurazione del rapporto delle forze, che permette di definirne l’assetto
fronto tra assetti bipolari e multipolari, in “Quaderni di Scienza politica”, 2, 1997, pp. 175-
200.
17 Secondo le teorie dell’egemonia vi dovrebbe essere ricompresa anche la Guerra di successio-
ne spagnola (1700-1715). Si veda GILpIN, op. cit., p. 276.
18 Tra le più note si veda CaRR EDWaRD, op. cit.; NoLTE ERNST, La guerra civile euro-
pea 1917-1945. Nazionalsocialismo e bolscevismo, BUR, Milano, 1996 (ed. or. 1987); FER-
GUSoN NIaLL, The war of the world, penguin, New York, 2006.