Page 383 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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V SeSSione - ProSPettiVe del 1918. Alcune StrAtegie Politico diPlomAtiche 383
3.1 Il progetto “ordinatore” di Wilson
Ciononostante, l’aspirazione alla costruzione di un “nuovo mondo” che ave-
va animato milioni di uomini su entrambi gli schieramenti, trovò una delle sue
massime espressioni nel discorso pronunciato davanti al Congresso dal presiden-
te americano Woodrow Wilson l’8 gennaio e passato alla storia come “i quattor-
dici punti”.
I punti dal primo al quarto costituivano chiaramente dei principi ordinativi per
il prossimo ordine internazionale: la pubblicità dei trattati (punto 1), che avrebbe
reso “trasparente” la diplomazia di fronte all’opinione pubblica internazionale e,
quindi, circoscritto la possibilità dello scoppio di guerre; l’assoluta libertà di na-
vigazione dei mari (punto 2), fuori dalle acque territoriali, che avrebbe diminuito
le cause di scontro tra gli Stati; la soppressione delle barriere al commercio tra
le nazioni associate a mantenere la pace (punto 3), che avrebbe a sua volta costi-
tuito un incentivo alla realizzazione di politiche cooperative da parte degli Stati
favorendone, al contempo, l’interdipendenza economica; le mutue garanzie tra
governi volte al controllo e alla riduzione degli armamenti in misura compatibile
con la sicurezza interna (punto 4), che affermava l’ipotesi secondo cui un mondo
“meno armato” sarebbe stato “più sicuro”. I punti dal cinque al tredici, al contra-
rio, se a una prima lettura sembravano fornire i criteri da seguire per un’efficace
risoluzione delle più scottanti questioni politiche dell’epoca, stabilivano uno dei
principi cardine su cui sarebbe stata riscritta la mappa geopolitica del tempo: il
principio dell’autodeterminazione dei popoli . Infine, il quattordicesimo punto
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rappresentava quello che, più degli altri, era contraddistinto tanto da una com-
ponente progettuale quanto da una carica ideale: la creazione di un’associazione
di nazioni che fornisse a tutti gli Stati mutue garanzie di indipendenza e integrità
territoriale, che avrebbe costituito l’origine del superamento del principio di “si-
curezza nazionale” in nome della “sicurezza collettiva” (inizialmente chiamata
da Wilson “comunanza di potere”).
I “quattordici punti” rappresentavano una proposta coerente e strutturata dei
principi di legittimità su cui avrebbe dovuto essere fondato un ordine internazio-
nale non solo nuovo e stabile, ma anche più “giusto”. Il nuovo ordine interna-
zionale, secondo Wilson, non doveva essere guidato dalla ricerca dell’equilibrio
delle forze come quelli del passato. al contrario, la sua logica sarebbe stata quel-
31 Wilson, in realtà, distinse tra otto punti “obbligatori” – diplomazia aperta, libertà dei mari,
disarmo generale, abolizione delle barriere doganali, regolazione delle vertenze coloniali,
ricostituzione del Belgio, evacuazione del territorio russo e fondazione della Società delle
Nazioni – e sei punti che avrebbero dovuto essere attuati ma che, di fatto, non considerava
indispensabili – relativi all’alsazia-Lorena, alle frontiere italiane, ai popoli dell’austria-Un-
gheria, alla ridefinizione politica dei Balcani, ai territori dell’Impero ottomano e alla creazio-
ne di uno Stato indipendente polacco. Si veda KISSINGER HENRY, L’arte della diplomazia,
Sperling & Kupfer, Milano, 2004 (ed. or. 1994), p. 166.