Page 59 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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             Dal Solstizio a Vittorio Veneto dalla parte
             austroungarica. La battaglia impossibile



             Prof. Paolo POzzAtO     1



                   on risulta particolarmente  facile  rac-
             N contare in modo plausibile le fasi di una
             vittoria,  di cui molti  vantano naturalmente  la
             paternità, descrivere e comprendere una scon-
             fitta, che nasce viceversa sempre orfana, appa-
             re ancora più difficile. Soprattutto se, come nel
             caso  dell’ultimo  ciclo  operativo  dell’esercito
             austro-ungarico sul fronte italiano, non si tratta
             di un semplice rovescio militare, come lo stesso
             impero aveva sofferto all’inizio della guerra ad opera della Serbia, a Przemysl
             dai russi, o ancora nel 1916 ad opera di Brussilov e con la perdita di Gorizia.
             La sconfitta subita nel Veneto orientale segna infatti il venir meno della stessa
             compagine imperiale, vista nell’ambito degli stessi commilitoni - di poche set-
             timane se non pochi giorni prima - da alcuni come il crollo delle certezze, dagli
             altri come l’alba di una nuova avventura nazionale.  Non si tratta nemmeno,
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             come pure è stato suggerito da eminenti interpreti, a partire dallo stesso Diaz, di
             una “Caporetto” a parti invertite, anche se le analogie possono sembrare molte.
             All’indomani della sconfitta sull’Alto Isonzo dell’autunno 1917 era infatti venuta
             meno tra i soldati italiani la convinzione sull’ineluttabilità della guerra, era forse,
             sia pur per breve tempo, entrata in crisi la disciplina in una logica da “saturnali”
             o da “tutti a casa” che era stata repressa con il ricorso a drastiche misure disci-
             plinari. Non era però mai subentrato un vero e proprio rifiuto dell’autorità, ancor
             meno una reale messa in discussione del sovrano e del governo. Come ricordava
             un generale che si era trovato in mezzo alla massa in ripiegamento, nessuno
             aveva anche solo pensato di approfittare del suo essere alla mercé dei soldati.
             Per l’esercito austro-ungarico Vittorio Veneto segna invece la completa disso-
             luzione dei vincoli organici, il crollo - alternativamente auspicato e temuto – di

             1   Istituto storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea “Ettore Gallo” della provincia di
                 Vicenza.
             2   per un’esauriente panoramica della letteratura di guerra di area anglo-sassone e austro-tede-
                 sca sull’ultima fase del conflitto si veda l’articolo di alan Sked, austria-Hungary and the First
                 World War, “Histoire@politique. politique, culture, société”, 22, (2014) [sul web come www.
                 histoire-politique.fr; ultimo accesso 19 ottobre 2018], pp. 1-33, qui in particolare pp. 8 ss.
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