Page 62 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
P. 62

62                                              il 1918. la Vittoria e il Sacrificio


             sere più in grado di arrestare alcuna grande unità al vecchio confine.
                “Una volta che l’esercito venga messo in movimento, continuerà a farlo,
                oltre le pianure e le montagne, si separerà in mille rivoli come un torrente
                di montagna e ciascuno cercherà di tornare nella propria patria.”
                                                                         8
                Di  conseguenza  rifiutarono  la  pianificazione  per  lo  sgombero  del  Veneto
             avanzata dal Comando di Baden quattro giorni dopo che prevedeva la copertura
             da parte delle diverse Armate dei vecchi confini imperiali, lasciando a copertura
             del fronte solo alcune Divisioni.  L’aviazione, che pure si valeva di un alto nu-
                                          9
             mero di Fliegerkompagnie e poteva schierare teoricamente oltre 600 apparecchi
             di buona consistenza tecnica, denuncia gravi carenze di organico e non era in
             grado di garantire condizioni di volo che al 60% delle sue macchine, e solo nelle
             condizioni migliori.  Le stesse fortificazioni previste, ed in parte realizzate fin
                               10
             dall’estate, per trasformare il Tagliamento in una “posizione di resistenza” veni-
             vano ormai ritenute inutili; sarebbe semplicemente mancata la volontà di difen-
             derle.  D’altro canto quelle stesse unità possedevano una potenza di fuoco mai
                  11
             avuta in precedenza. Il raccolto estivo, tanto in patria, quanto nei territori occu-
             pati del Veneto e della lontana Ucraina aveva consentito di “tamponare” se non
             di risolvere il problema alimentare.  La carenza di cibo, tanto drammatica da
                                             12
             mettere in crisi la legittimità stessa dei poteri statali e da accentuare le divisioni
             nella compagine imperiale (con i gendarmi ungheresi che aprivano il fuoco sulle
             donne austriache che varcavano la frontiera in cerca di alimenti), colpiva più i ci-
             vili all’interno che i militari al fronte.  Certo da quelle unità e da quei reparti che
                                              13
             presidiavano l’Italia occupata non ci si poteva più attendere alcuna offensiva. Ma


             8   Rendulic  Lothar,  Soldat  in  stürzenden  Reichen,  Damm  Verlag,  München  1965  citato  in
                 Schmitz Martin, “als ob die Welt aus den Fugen ginge”. Kriegserfahrungen österreichisch-
                 ungarischer offiziere 1914-1918, Ferdinand Schöningh, padebron 2016, p. 373.
             9   Narderer otto, L’ultima battaglia dell’esercito austro-ungarico di sud-ovest, in Cadeddu Lo-
                 renzo e pozzato paolo (ed.), La battaglia di Vittorio Veneto. Gli aspetti militari, Gaspari,
                 Udine 2005, pp. 41-48, qui p. 42.
             10  Mehtidis alexis, Italian and austro-Hungarian Military aviation on the Italian Front in World
                 War one, General Data LLC, 2008, p. 82 in https://www.academia.edu/1271132/Italian_
                 and_austro-Hungarian_Military_aviation_on_the_Italian_Front_In_World_War_one
                 [ultimo accesso 15 dicembre 2018] e, per quanto riguarda più specificamente il settore del
                 Grappa, penz Gerald, Die k.u.k. Fliegerkompagnie und deren Flugfelder an der Grappa-Front
                 1917/18, in Marco Rech (a cura di), aquile e leoni, cit., pp. 51-84, qui pp. 80 ss.
             11  Di particolare interesse risulta la visita di quanto ancora ne rimane, ad esempio, nella zona
                 della testa di ponte di Ragogna.
             12  Sui limiti dell’apporto ucraino si veda peraltro Waegelin Clifford F., a High price for Bread:
                 The First Treaty of Brest-Litovsk and the Break-up of austria-Hungary, 1917-1918, “The
                 International History Review”, 19 (1997), pp. 757-788, qui p. 784.
             13  Healy Maureen, Vienna and the Fall of the Habsburg Empire. Total War and Everyday Life in
                 World War I, Cambridge University press, Cambridge 2004.
   57   58   59   60   61   62   63   64   65   66   67