Page 77 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
P. 77
I SeSSIone - FrontI del conFlItto 77
al rovesciamento del regime zarista.
Varie organizzazioni emergono in questo contesto, come la Liga der
Fremdvölker Russlands (lega delle “nazionalità aliene” o dei “popoli stranieri”
della Russia), fondata da Gabrys e altri emigré dall’Impero zarista. attiva dalla
primavera del ’16, con il supporto riservato del ministero degli Esteri tedesco
la Liga si rende protagonista di un appello di aiuto al presidente Wilson per la
salvaguardia delle nazionalità non russe dalle politiche di oppressione zarista. 8
L’Italia, prima e dopo Caporetto, e il ruolo decisivo delle nazionalità
Se da una parte il regime tedesco tenta nel 1916 di utilizzare il tema delle
nazionalità oppresse dal regime zarista a suo favore, a maggior ragione dall’altra
parte l’Italia può contare sull’intero armamentario risorgimentale e irredentistico
contro l’austria-Ungheria, a favore della libertà non solo degli italiani ma anche
degli altri popoli soggetti al regime asburgico. per il governo italiano, infatti,
la “propaganda” di guerra costituisce uno straordinario strumento di pressione
e mobilitazione dello Stato sulla società: diffusa con i giornali di trincea, rior-
ganizzata dal 1916 con l’Ufficio “p”, promossa all’interno e all’estero, si pro-
spetta dunque come un formidabile strumento di guerra formidabile capace di
dar corpo ad una complessa strategia da utilizzare contro il nemico. Le attività
9
di propaganda verso il nemico, inclusa l’istigazione alla diserzione, sono infatti
inizialmente vietate in quanto considerate degli strumenti contrari al valore mili-
tare: questi tabù iniziano in effetti a cadere sotto l’urgenza di una risposta a tutto
campo da dare alla Strafexpedition lanciata da Vienna nel maggio 1916. Nono-
10
stante un atteggiamento scettico – se non di rifiuto – da parte degli alti comandi
e del capo di Stato Maggiore, gen. Luigi Cadorna, di fatto in giugno il Comando
Supremo produce una circolare a firma del vice di Cadorna, il gen. Carlo porro,
in cui proclama l’utilità della propaganda nelle trincee nemiche e la necessità
11
di utilizzare vari mezzi di lancio del materiale oltre le linee. D’altra parte gli
8 ZetterBerg sePPo, Die Liga der Fremdvölker Russlands, 1916-1918, Suomen Histo-
riallinen Seura, Helsinki, 1978.
9 Si vedano, in un’ampia bibliografia sul tema: isnengHi Mario, Giornali di trincea, Ei-
naudi, Torino, 1977; tosi lUciano, La propaganda italiana all’estero nella prima guerra
mondiale. Rivendicazioni territoriali e politica delle nazionalità, Del Bianco, Udine, 1977;
della VolPe nicola, Esercito e propaganda nella Grande Guerra, Ufficio Storico SME,
Roma, 1980; gatti gian lUigi, Dopo Caporetto. Gli ufficiali p nella Grande Guerra:
propaganda, assistenza, vigilanza, LEG, Gorizia, 2000.
10 MoNDINI MaRCo, parole come armi: la propaganda verso il nemico nell’Italia della Gran-
de Guerra, Museo Storico Italiano della Guerra, Rovereto, 2009.
11 gatti gian lUigi, La propaganda militare italiana verso il nemico nella prima guerra
mondiale, in Le operazioni interforze e multinazionali nella storia militare, acta Tomo II, 39
Congresso della Commissione Internazionale di Storia Militare, Torino 1-6 settembre 2013,