Page 133 - Il 1919. Un’Italia vittoriosa e provata in un’Europa in trasformazione. Problematiche e prospettive - Atti 11-12 novembre 2019
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II Sessione - L’eredità della guerra                                  131




                 Brevi considerazioni conclusive
                 Gli studiosi, ma soprattutto le studiose, si sono chieste se il lavoro di guerra
              delle donne abbia segnato un significativo cambiamento nel lento percorso di
              emancipazione femminile.
                 Negli anni Settanta del ’900 una prima fase storiografica ha fatto emergere la
              vasta pubblicistica che documentava quanto era avvenuto in quegli anni e «ha
              identificato nel conflitto un’importante tappa nel riconoscimento del valore delle
              donne, vero e proprio spartiacque nella storia di genere.
                 La riflessione storiografica più recente, più cauta e duttile, ha invece sottoli-
              neato il carattere ciclico e disomogeneo del processo di emancipazione, che nel
              primo dopoguerra si scontrò in tutta Europa con la restaurazione dell’ordine.» 32
                 Alcune studiose hanno rilevato che i modelli virili violenti, basati sulla forza
              fisica e la durezza del carattere «al ritorno dal fronte, contaminarono la vita civile
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              rafforzando gli schemi patriarcali». Altre hanno sottolineato che gli uomini che
              difendevano la patria conservarono comunque un peso e un ruolo che non venne
              scalfito dal lavoro delle donne e dal loro impegno.
                 Il quadro è indubbiamente molto complesso perché sentimenti pubblici e pri-
              vati si complicarono e incrociarono con il dramma collettivo e la durezza di una
              vita stravolta per tutti.
                 Crediamo però si possa sostenere che la libertà di movimento e l’autonomia
              decisionale, nel lavoro e nella vita, furono vissute dalla maggior parte delle donne
              come un’esperienza destinata a lasciare il segno nel loro vissuto.
























              32  PESCAROLO, A., Il lavoro delle donne op. cit., p. 213.
              33  Ivi.
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