Page 135 - Il 1919. Un’Italia vittoriosa e provata in un’Europa in trasformazione. Problematiche e prospettive - Atti 11-12 novembre 2019
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II Sessione - L’eredità della guerra 133
L’epidemia di Spagnola
di Vincenzo MARTINES 1
el febbraio del 1918, l’agenzia di
Nstampa spagnola Fabra diffon-
deva un comunicato allarmante: «Una
strana forma di malattia a carattere epi-
demico è comparsa a Madrid l’epide-
mia è di carattere benigno non essendo
risultati casi letali». La patologia inte-
ressò poi ben 8.000.000 di spagnoli,
compreso re Alfonso XIII che rimarrà
a letto una settimana, ma non manca-
rono i casi mortali. (fig. 1)
A seguito del comunicato, alla Spa-
gna venne attribuito il ruolo di culla della
malattia (la nazione iberica, nella Grande
Guerra, era neutrale e quindi con una
censura relativamente blanda), mentre
le notizie di questa pandemia non veni-
vano riportate (o quantomeno erano
minimizzate) dai giornali delle potenze
dell’Intesa e da quelli degli Imperi cen-
trali.
Alcuni storici, invece, ritengono che
il primo focolaio dell’Influenza spagnola
si sia sviluppato, sempre nel febbraio
1918, in un campo di addestramento mi- Fig. 1
litare americano – Camp Fuston nel Kansas – in cui erano concentrate le reclute
che avrebbero dovuto raggiungere il fronte europeo.
La malattia si diffuse rapidamente in tutto il mondo (in Italia comparve a mag-
gio e le prime città colpite furono Assisi, Domodossola e La Spezia, dove si ve-
1 Ammiraglio Ispettore Capo (r), già Capo del Corpo Sanitario della Marina militare.