Page 145 - Il 1919. Un’Italia vittoriosa e provata in un’Europa in trasformazione. Problematiche e prospettive - Atti 11-12 novembre 2019
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II Sessione - L’eredità della guerra                                  143




                 Le leghe di ex combattenti che si andarono formando alla fine del 1918 as-
              sunsero dunque fin dall’inizio un carattere tendenzialmente democratico, inter-
              classista, favorevole a riforme sociali più o meno radicalmente intese a seconda
              del luogo in cui la lega stessa aveva sede: più moderate al Nord, più radicali nel
              Meridione dei braccianti senza terra.
                 Seguivano, nei mesi successivi: la fondazione della Lega Proletaria degli ex
              combattenti, dell’Associazione Nazionale Reduci dalla Zona di Operazione,
              l’Unione Nazionale Ufficiali e Soldati, e, il 1° gennaio 1919, l’Associazione degli
              Arditi. 6
                 Il mondo del reducismo era un bottino appetibile in vista delle elezioni del
              1919, le prime col sistema proporzionale, ma la politica sembrava non accorger-
              sene: i due maggiori partiti, quello Socialista e quello Popolare, non avevano mai
              avuto sintonia con la guerra e con tutto ciò che essa comportava e quindi con i
              problemi che essa lasciva in eredità. Il mondo dei reduci faticavano a capirlo e
              non ne erano capiti. 7
                 L’interventista e futuro antifascista Emilio Lussu stigmatizzerà duramente nel
              suo Marcia su Roma e dintorni l’atteggiamento del Partito Socialista nei confronti
              degli ex combattenti


                    Negli operai delle grandi industrie, più che in alcun altro, era vivissima l’avversione
                    alla guerra. Essi non vi avevano preso parte ma continuavano a combatterla, quasi
                    che questa non fosse cessata ma dovesse ancora scoppiare. Praticamente, tale av-
                    versione si traduceva in disprezzo per tutti quelli che l’avevano fatta, come se, per
                    quattro anni, avessero scorrazzato gaudendo. Questo stato d’animo contribuirà
                    grandemente, fra poco, ad alienare dagli operai le simpatie dei combattenti del-
                    l’esercito. 8

                 I vecchi notabili liberali, impersonati dal presidente del Consiglio Vittorio
              Emanuele Orlando, mostravano difficoltà ancora maggiori a rapportarsi con gli
              ex combattenti. Ai loro occhi i soldati avevano compiuto, combattendo, niente


              6  Per la storia della Lega Proletaria vedi ISOLA, G., Guerra al regno della guerra! Storia della Lega
                 proletaria mutilati invalidi reduci orfani e vedove di guerra (1918-1924). Le Lettere, Firenze 1990.
              7  ISOLA, G., Socialismo e combattentismo. La Lega Proletaria. 1918-1922 in «Italia contemporanea»,
                 dicembre 1980, p. 6.
              8  LUSSU, E., Marcia su Roma e dintorni. Einaudi, Torino 1945, p. 16.
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