Page 148 - Il 1919. Un’Italia vittoriosa e provata in un’Europa in trasformazione. Problematiche e prospettive - Atti 11-12 novembre 2019
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                 Non si trattava, comunque, di misure adeguate alla grandezza del fenomeno
              in atto, che vedeva il numero di mutilati e invalidi accrescersi di migliaia di unità
              ogni mese. Il primo provvedimento che prefigurava un sistema generale di assi-
              stenza agli invalidi fu emanato solo il 25 marzo 1917, data di costituzione del-
              l’ONIG, Opera Nazionale Invalidi di Guerra. 13
                 A disposizione dell’Opera era posto un fondo di circa un milione di lire, de-
              stinato a salire a due milioni nel biennio ’18-’19, a 6 milioni e mezzo nel 1920, e
              a 13 milioni nel ’21. 14
                 L’Opera, a dispetto delle risorse non esigue, non funzionò bene sia per l’am-
              bito troppo esteso di intervento, sia per la composizione del suo personale, co-
              stituito da burocrati con scarsa conoscenza delle necessità e della mentalità degli
              ex combattenti.
                 L’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, sorta alla fine del con-
              flitto con 50.000 iscritti iniziali, era nata appunto rivendicando le promesse fatte
              ai soldati dalla classe politica e quasi in polemica con l’operato della stessa ONIG.
              A dispetto della sua origine antigovernativa, essa però non legò mai con i partiti
              marxisti, avendo come primo obbiettivo, e ragione fondante, la «difesa dell’eredità
              della guerra contro ogni forma di disfattismo». In generale l’ANMIG si mostrò
                                                         15
              estremamente diffidente di tutte le organizzazioni politiche. Il primo numero de
              Il Bollettino, suo organo ufficiale, aveva annunciato fin dall’inizio la posizione ri-
              spetto ai partiti tradizionali: «[…] per noi i partiti sono morti, e bene morti. Chi
              infatti oserebbe chiedere alle ombre dei caduti aspettanti che si aggirano sul Carso,
              sull’Isonzo, sul Montello, sul Grappa, sulla Piave, la fede politica, la dottrina di
              classe?». 16


                 Un altro articolo, un mese dopo, suonava ancora più ostile.

                    Noi lavoriamo, e lavoriamo anche per voi, soprattutto perché abbiamo cominciato
                    un esame; l’esame retrospettivo della vostra opera; di quel che avete saputo dare a
                    noi che siamo italiani come voi, e che eravamo anche prima della guerra, proprio
                    i vostri figli e i vostri fratelli. E vi diciamo subito che l’esame vi è stato e vi è sfa-


              13  Opera nazionale per la protezione e assistenza, legge 25 marzo 1917, n. 481. Casa Editrice E.
                 Pietrocola, Napoli 1917, art. 2. Cit. in TANCI, V., Storia dei mutilati op. cit., p. 159.
              14  Cfr. «Il Bollettino», n. 5, 1922, p. 17.

              15  CASTRONOVO, V. et al., L’Italia del Novecento op.cit..
              16  «Il Bollettino», n. 1, 1918, p. 6.
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