Page 140 - Carlo Alberto dalla CHIESA - Soldato, Carabiniere, Prefetto
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alfonso manzo
dei Carabinieri […] Indicare come si può emergere da parte di tre o quattro personaggi su
di una scena, come quella di Palermo, ed essere additati come mafiosi quando, invece, di
mafioso hanno il sistema, hanno il modo di procedere: il contatto con la mafia comincia ad
essere un po’ mascherato dalla presenza di questi costruttori, di questi imprenditori, di questi
tecnici con i quali si hanno normali contatti. E diventa difficile una valutazione in questo
senso. Penso sia molto più facile per un organo tecnico, amministrativo, prendere in blocco le
1200 varianti che ci sono state al piano regolatore, esaminarle una per una e trovare il modo,
il perché e chi ha provveduto in quel senso. La campionatura dell’inchiesta condotta dal
prefetto Bevivino so che è stata utilissima, so che ha colto nel segno e ha dimostrato qualcosa,
ritengo, da quanto ho saputo, dei contatti diretti tra personaggi del Comune e personaggi che
notoriamente vengono indicati come gravitanti intorno alla mafia, ma sempre costruttori.
Ora, in questo contesto, è chiaro che se si esamina la campionatura, già si ha un estremo;
136 ma se si esaminasse il tutto e ci si dedicasse effettivamente all’approfondimento, penso che
sarebbe molto agevole trovare qualche caso che noi non possiamo provare.
Alla domanda posta dal Commissario parlamentare Li Causi circa la necessità di
promuovere un’inchiesta amministrativa per far luce sulla legittimità e sulla traspa-
renza della pubblica amministrazione, il Col. dalla Chiesa replica:
Una delle cartografie realizzate dal
Colonnello dalla Chiesa riportante Esatto, un’inchiesta amministrativa; tanto che suggerirei di mettere un tecnico, in questo
le consorterie mafiose della città di
Palermo. Archivio del Senato della momento, ad affrontare il problema. Quella che è valutazione politica non compete a
Repubblica me e gli scontri fra le varie correnti e il “rilancio” di qualche cosa esula dalla mia visio-
ne. Non svolgo attività informativa in questo senso, posso soltanto recepire quello che
l’opinione pubblica va lamentando, va dicendo. Indubbiamente nessun amministratore,
da quando io sono qui, ha trovato contro di sé compatto ed ostile uno schieramento,
come nel caso del dottor Ciancimino. […] Dell’assessore, del sindaco Ciancimino. […]
L’opinione pubblica non ha riserve; se divengo un po’ il registratore di queste correnti
di opinione, non entro, ripeto, in quelle che possono essere valutazioni politiche, di
correnti o meno. […] D’altra parte, oggi, lo sviluppo edilizio di Palermo non è finito (io
adesso mostrerò loro una planimetria, che ho chiesto al mio collaboratore di preparare
per tutta la città di Palermo, nella quale sono dislocate le “famiglie” mafiose con le re-