Page 306 - Carlo Alberto dalla CHIESA - Soldato, Carabiniere, Prefetto
P. 306
alfonso manzo
anch’egli riconosceva l’Azzolini, e del suo collaboratore perché costoro sono persone
fortemente a rischio. Nell’ottica delle Brigate Rosse di quei tempi, uccidere chi aveva
reso dichiarazioni tali da portare gli inquirenti sulle tracce di un loro appartenente
sarebbe stato normalissimo. Allora i Carabinieri si pongono e mi pongono il dubbio:
possiamo utilizzare queste notizie a livello di fonte confidenziale? Io rispondo a norma
di codice. Fonte confidenziale non significa infiltrato, ma semplicemente che l’Ufficiale
di polizia giudiziaria che riceve una notizia può indicarne l’autore, e questa persona
verrà poi sentita dall’Autorità giudiziaria e portata a dibattimento, oppure può non
indicarlo, perché intende coprirlo per qualche motivo. A mio avviso correttamente,
i Carabinieri hanno giustamente, e avallerei ancora oggi quella scelta, taciuto tutta
questa attività precedente, che non interessava, non serviva. Certo visto oggi nel 2000
302
Il Dottor Armando Spataro in com-
pagnia del Dottor Ferdinando Enri-
co Pomarici in una foto con dedica.
Foto archivio privato Dottor Spataro
è un fatto completamente diverso, mentre nel 1978 non interessava spiegare perché e
per come si fosse giunti alla materiale identificazione di Azzolini e alla sua individua-
zione in via Monte Nevoso: bastava dire che avevano trovato Azzolini, che avevano
cominciato a pedinarlo e avevano poi trovato i vari covi… Quando i Carabinieri o la
polizia giudiziaria hanno avuto un infiltrato lo hanno sempre detto, senza dire il nome.
Noi certamente non lo chiediamo, per cui non vi sarebbe stato motivo di nascondere
questa circostanza, ma soprattutto oggi vengono indicati i nomi di più persone fisiche
che possono confermare o smentire questa ricostruzione, cioè abbiamo una dottoressa e
un’impiegata dello studio Medicaldent, il proprietario di un’officina e il suo impiegato,
i quali tutti sono stati indicati come persone alle quali sono state esibite più fotografie,
tra le quali hanno riconosciuto quella di Azzolini come cliente dello studio medico e
acquirente del ciclomotore. L’ipotesi dell’infiltrato diventa evidentemente incompatibile
con questa attività.
A quel punto, il Dottor Spataro non riuscì a trattenersi e intervenne: «Due piccole
considerazioni, scusandomi per l’intromissione. La domanda del Presidente permette
a noi di spiegare anche il senso dei nostri interventi pubblici e anche di una richiesta