Page 308 - Carlo Alberto dalla CHIESA - Soldato, Carabiniere, Prefetto
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alfonso manzo
ta in clandestinità dal soggiorno obbligato ed era stato un caso clamoroso che aveva
negativamente impressionato tutta l’opinione pubblica. Dalla Chiesa allora disse che
bisognava catturarla subito, anche il giorno successivo […] Questi sono i fatti; tutto
il resto è fantasia, sono elucubrazioni non provate, come […] che dalla Chiesa abbia
sottratto documenti dal covo di via Monte Nevoso e questo è assolutamente assurdo
[…] Quanto al ritrovamento di via Monte Nevoso del secondo memoriale (n.d.r. Moro),
il più sorpreso credo di essere stato io. Però devo rilevare che le Brigate Rosse avevano
l’abitudine di fotocopiare e di suddividere il materiale, di nasconderlo […] Cosa è suc-
cesso a Milano nell’ottobre 1978? In quell’appartamento c’era un mare di materiale:
mai vista una cosa del genere! […] Per eseguire la verbalizzazione di tutto il materiale
repertato e poi iniziare la perquisizione dei mobili e dei muri sarebbero stati necessari
non meno di 15 giorni, ma noi siamo rimasti cinque giorni soltanto. Infatti, il giorno
304 2 ottobre sono venuto a conoscenza che il Comando della Legione di Milano (n.d.r.
Comandante della Legione Carabinieri di Milano era il Colonnello Rocco Mazzei)
stava redigendo un rapporto disciplinare contro l’operato mio e dei miei collaboratori:
io ho chiamato il Generale dalla Chiesa a Roma, dove egli era rientrato la sera del 1°
ottobre, e gli ho detto cosa stava succedendo; lui mi ha risposto di ritirare tutto il per-
sonale nelle nostre basi […] Purtroppo, dietro quel maledetto termosifone c’era una
finta parete e c’era tutto quel materiale; c’erano anche 58 milioni del sequestro Costa ,
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c’erano armi e munizioni. Purtroppo è andata così. Parliamoci chiaro: le difficoltà che
noi dei Reparti speciali abbiamo incontrato all’interno delle Istituzioni non sono state
di gran lunga inferiori a quelle che abbiamo trovato all’esterno, perché la nostra era
una struttura malvista da tutti (o quasi).
Il 23 maggio 2000, venne ascoltato anche il Colonnello dei Carabinieri Umberto
Bonaventura, in quel periodo effettivo al Sismi.
In premessa, il Presidente precisava:
[…] L’attività della Commissione ha fatto emergere una verità, e cioè che il covo di
via Monte Nevoso non fu scoperto esattamente nei termini con cui le modalità della
Milano, seconda metà anni '80. Foto scoperta venivano esposte nel rapporto di polizia giudiziaria dell’epoca […] Direi, con
di gruppo raffigurante partendo da
sinistra: Magg. CC Alessandro Ruf- mia sorpresa, che di fronte all’evidenza di una non corrispondenza al reale di ciò che
fino, Ten. Col. CC Domenico Di risultava dal rapporto di polizia giudiziaria, il fatto che avessimo avanzato l’ipotesi che
Petrillo il Dott. Armando Spataro, probabilmente questa non piena corrispondenza coprisse l’identità di un informatore,
Ten. Col. CC Umberto Bonaventu- o forse addirittura di un infiltrato, ha causato scandalo, doglianze, lamentele, richieste
ra, Cap. CC Enrico Cataldi, Cap. di audizioni e polemiche varie. In realtà, quello che abbiamo accertato è che questa
CC Eugenio Morini e un giovanis- non corrispondenza del rapporto di polizia giudiziaria alle modalità con cui il covo
simo Ten. CC Roberto Massi. Foto era stato scoperto tendeva a coprire non un informatore o addirittura un infiltrato, ma
archivio privato Dott. Spataro l’identità di alcuni testimoni che vengono utilizzati come se si trattasse di fonti infor-
mative; quindi non compaiono nel rapporto di polizia giudiziaria perché, data l’epoca
in cui tutta questa vicenda si svolge, si nutrivano preoccupazioni sulla loro incolumità
[…] Detto tutto questo, che dimostra come l’aver sospettato tecniche di questo genere
(n.d.r. utilizzo di informatori e/o infiltrati) abbia potuto portare all’individuazione del
covo di via Monte Nevoso, anche se poi abbiamo accertato che così non è stato nel caso
specifico di via Monte Nevoso, ciò non giustifica clamore, scandalo e soprattutto non
dimostra affatto che la Commissione voglia addirittura mettere in dubbio la persona-
lità del Generale dalla Chiesa e degli uomini dello Stato che efficacemente operarono
all’epoca con il Generale.
29 Membro della famosa famiglia di armatori genovesi, Pietro Costa fu sequestrato la sera del
12 gennaio 1977 a Genova dalle Brigate Rosse e liberato dopo 81 giorni di prigionia, previo il
pagamento di un riscatto di 1,5 miliardi di lire.