Page 214 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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La scheda L’ambasciata giapponese non era stata immune dall’attività del controspio-
originale tedesca naggio italiano, sebbene il governo di Tokyo fosse un alleato.
dell’arresto e
della morte di La Squadra ‘P’ di Talamo iniziò ufficialmente la sua attività nel 1935 ma già
Manfredi Talamo. dal 1933 aveva operato quando l’allora maggiore era divenuto il responsabile
del Centro C.S. di Roma. Durante la guerra etiopica almeno due sue operazioni
avevano ottenuto il successo, sotto la direzione del colonnello Santo Emanuele:
queste attività erano state condotte personalmente da Talamo e dal suo secondo
in comando, il maresciallo Anacleto Onnis, molto capace, che poi divenne capo
del Centro C.S. di Bergamo del S.I.D. repubblicano, con il grado di maggiore.
Durante una di queste operazioni, nel 1933, dalla cassaforte dell’ambasciata
inglese fu sottratto e riprodotto un documento che conteneva proposte (ingle-
si) su un piano di spartizione dell’Etiopia. Questa scoperta costituì un elemen-
to di grande propaganda per l’Italia fu largamente pubblicizzato dalla stampa
italiana. In quel caso, per non bruciare la fonte, il controspionaggio fece circo-
lare la voce che il documento era stato fotografato presso l’ambasciata inglese
a Parigi.
Bertacchi, considerato testimone attendibile, non sapeva o non volle rive-
19 NARA, RG 226, lare i nomi dei componenti la ‘Squadra P’ asserendo che solo Talamo li cono-
NND – 927021, 14
agosto 1944. sceva. Altre testimonianze consentirono poi la ricostruzione dell’organico del
20 NARA, RG 226,
NND – 917171, 31 reparto.
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gennaio 1945. Con due documenti anglo-americani, uno del 1944 e uno del 1945, è in-
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