Page 210 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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gran parte dalle Truppe Operanti e da missioni ‘speciali’; una estesa organica
rete di Centri non era stata ancora definita. Le varie Sezioni di Statistica erano
competenti anche fuori dei confini; dove non vi erano truppe o particolari ele-
menti inviati allo scopo, era il Ministero degli Affari Esteri a fornire le informa-
zioni anche militari, oltre naturalmente gli Addetti militari ai quali comunque,
era sempre raccomandata molta prudenza nei contatti con eventuali agenti.
Tra il 1920 e il 1925, però, le varie sezioni I.T.O. vennero progressivamente
12 Cfr. Andrea Vento, sciolte come conseguenza della smobilitazione, difficile ma necessaria. 12
In silenzio gioite…,
Milano, 2010, pp. La situazione iniziò a cambiare con la costituzione, nel 1925, del Servizio
151 e ss.; Filippo Informazioni Militare (S.I.M.). Sembrò agli addetti militari stranieri che questo
Cappellano, L’im-
perial Regio Esercito nuovo Servizio fosse stato creato per coordinare i Servizi informativi dell’Eser-
austroungarico sul
fronte italiano 1915- cito, della Marina e dell’Aeronautica; si legge nel rapporto inglese relativo alla
1918, dai documen- nuova organizzazione dell’Esercito Italiano: … In November 1925 a Supreme In-
ti del Servizio Infor-
mazioni dell’esercito telligence Department was formed at the Ministry of War and placed directly under
Italiano, Rovereto,
2002. the Chief of General Staff of the Army with the purpose of co-ordinating the work of
the intelligence organizations already existing in the Navy, Army and Air Force. The
staff of each of the three Services remains responsible for the collection of information
affecting itself, but it is obliged to comunicate to the Supreme Intelligence Depart-
ment all information likely to be of use to other two Services… con le stesse parole
si esprimeva l’addetto militare degli Stati Uniti nel suo rapporto a Washington
13 NAUK, WO 106/ circa l’organizzazione informativa militare in Italia. 13
6086 del 16 ago- Effettivamente, nell’articolo primo del Regio Decreto n. 1909 del 15 ottobre
sto 1926. NARA,
RG 226, M1446/1, 1925 vennero usate le parole ‘unificazione’ e ‘coordinamento’ dei servizi infor-
Rapporti degli ad-
detti militari ameri- mativi militari presenti: E’ costituito alla dipendenza del Capo di Stato Maggiore
cani a Roma, 12 feb-
braio 1926: da no- Generale un “servizio informazioni militare” nel quale saranno unificati e coordinati
tare che il paragra- gli attuali servizi informazione dell’Esercito, della Marina e della Aeronautica.
fo è identico per il
rapporto inglese e L’articolo sembrerebbe molto chiaro anche se coordinamento e unificazione
per quello ameri-
cano sono due termini che nel caso specifico si contraddicono. Comunque il coor-
dinamento interforze non avvenne per una serie di motivi: successive norme
furono emanate con il Decreto Legge n. 68 del 6 febbraio 1927, inerente alle
competenze del Capo di Stato Maggiore Generale e la diretta dipendenza del
S.I.M. da tale vertice, e quello n. 70 dello stesso giorno che, stabilendo l’ordina-
mento del Corpo di Stato Maggiore, all’art. 2, nella composizione degli Uffici
di Comando, indicava al quarto punto anche il servizio informazioni militare.
14 Ambrogio Vivia- Come fece notare Viviani nel suo studio, la situazione non era affatto chia-
14
ni, I servizi segreti
italiani, cit., Roma, ra né lo divenne in seguito. In realtà il coordinamento avvenne solo per il con-
1985, vol. II, p. 189. trospionaggio e solo a guerra ormai iniziata, dopo il 1940, quando di fronte
alla complessità degli eventi s’impose la necessità di pervenire a nuove realtà
organizzative.
La vera novità degli anni precedenti il 1925 consisteva nel fatto si era fatta
strada l’idea di un necessario coordinamento a fronte di situazioni divenute
sempre più complesse… e poi, con l’avvio di varie forme di collaborazione, ini-
210 Carte segrete dell’IntellIgenCe ItalIana