Page 215 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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fatti possibile conoscere la formazione della Squadra, sulla base delle memorie
                     e dichiarazioni di alcuni ex-appartenenti alla medesima: i documenti originali
                     riguardanti quegli uomini e le operazioni da loro condotte, furono integral-
                     mente distrutti al momento dell’armistizio, per ammissione dei protagonisti.
                        Nel documento dell’agosto 1944, quattro marescialli dei Carabinieri Reali
                     ricostruirono, a beneficio del controspionaggio inglese, la composizione della
                     ‘Squadra’ di cui pochissimi conoscevano la reale formazione, anche con l’aiuto
                     di quello italiano formatosi subito dopo l’armistizio. Il S.I.M., infatti, si era ri-
                     costituito ufficialmente a Brindisi nei primi giorni di ottobre 1943.
                        Uno di questi era il maresciallo Angelo Greffi, considerato la ‘Fonte A’ nel
                     documento precitato; egli operava, nel periodo in cui era in forza alla ‘Squa-
                     dra’, con l’alias di ‘Signor Nuvolari’: così si presentò durante la guerra, a un
                     cameriere dell’ambasciata inglese presso la Santa Sede, Livio Moratti, di cui si
                     dirà più avanti.
                        Il Greffi era stato trasferito al S.I.M., sezione controspionaggio di Roma, nel
                     1935 e aveva lavorato agli ordini di Talamo. Il suo compito per gli anni 1935-
                     1937 era stato quello di sottrarre documenti all’ambasciata del Belgio presso
                     la  Santa  Sede.  Il  Greffi  riferì  all’ufficiale  del  controspionaggio  inglese   che   21    Non è possibile ri-
                                                                                            21
                     lo interrogava, che la ‘Squadra’ era composta esclusivamente da sottufficiali     costruire  il  nome
                                                                                                       dell’ufficiale inter-
                     dell’Arma, dei quali ricordava esattamente i nomi e gli incarichi: Angelo Far-    rogante  attraver-
                                                                                                       so la sua sigla ope-
                     sati, che si occupava della delegazione di Romania; Marco Bosio che aveva in-     rativa perché  que-
                     carichi amministrativi come il Ferzoli.  Un altro elemento della ‘Squadra’ era    sta è stata asporta-
                                                           22
                                                                                                       ta    con  taglierino
                     Arturo Corazza o Carazza (il suo nome compare scritto in due modi diversi),       al  momento  della
                                                                                                       declassificazione
                     responsabile per l’ambasciata di Francia, al quale in un secondo momento era      del documento da
                     stato assegnato un delicato servizio: fare in modo di impedire tecnicamente le    ‘segreto’  a  comu-
                                                                                                       nicabile.  Vi  è  so-
                     comunicazioni telegrafiche e telefoniche ogni qual volta le sedi ‘venivano vi-    lo  una  annotazio-
                                                                                                       ne a penna accan-
                     sitate’ per assicurarsi che il personale dell’Ambasciata non fosse ‘disturbato’ e   to al vuoto: British,
                                                                                                       che  può  appunto
                     non ‘disturbasse’ in un momento inopportuno e pericoloso quale era quello di      far  desumere che
                     una operazione in atto. Altro sottufficiale collaboratore di Talamo era il mare-  l’interrogante  fos-
                                                                                                       se inglese.
                     sciallo Pasta. Non appena entrato in Roma, il controspionaggio angloamerica-   22    I  nomi  sono  trat-
                     no sperava di trovare soprattutto questi due ultimi sottufficiali, perché sapeva   ti  dal  documento
                                                                                                       e  possono  essere
                     che erano abili esperti della rete telefonica romana  e quindi di grande utilità   inesatti; dove non
                                                                                                       è stato indicato, il
                     per una serie di servizi da attuare, soprattutto nel primo delicato periodo di    primo nome man-
                     presenza nella capitale. 23                                                       ca  nel  documento
                                                                                                       originale.
                        Francesco Pacifici e Alberto Perrini, invece, erano addetti alla penetrazione   23    NARA,  RG  226,
                     nell’ambasciata  inglese  presso  il  Quirinale.  Francesco  Perozzi  si  doveva  oc-  NND – 927021, 15
                                                                                                       ottobre  1943,  most
                     cupare dell’ambasciata tedesca e di quella del Giappone; Angelo Roldo, della      secret.
                     Spagna e della Svezia; Nicola (o Niccolò) Russo, della Finlandia. Vi era poi
                     Antonio Calabrese del quale il Greffi non conosceva gli specifici compiti.
                        Il testimone ricordava inoltre che il Farsati e il Bosio, dopo l’armistizio, si
                     erano presentati al Comando Generale dell’Arma e probabilmente non lavora-
                     vano più per il S.I.M.






                                                           Il s.I.M. per l’estero e all’estero                 215
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