Page 362 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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colleghi inglesi e americani: vi concorsero i tempi difficili e le mentalità diver-
se; gli addestramenti non omogenei e talvolta le incomprensioni personali e le
debolezze umane.
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205 Roger Absalom, Come spesso sottolineato in vari studi, e come risulta evidente dai docu-
The Strange allian-
ce. Aspect of Escape menti, nel personale militare e nelle autorità civili anglo-americane persisteva
and Survival in Italy uno stereotipo anti-italiano molto forte tanto che l’Italia non era dunque alleata
1943-1945, Acca-
demia Toscana di ma ‘cobelligerante’, un anomalo status che all’atto pratico non veniva accettato.
Scienze e Lettere
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“La Colombaia”, Il Governo di Badoglio che aveva firmato la resa era guardato con negativo
Firenze 1991, p.12 distacco e ai partiti politici emergenti veniva data poca fiducia. Era pertanto
e ss.; Andrea Ven-
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to, cit., p.269 e ss. logico che anche il S.I.M fosse, come l’Italia, a ‘sovranità limitata’, guardato
206 Nei documenti an- 208
glo-americani è con sospetto e controllato ad horas.
impiegata la paro- Al di là di giudizi morali che non dovrebbero aver posto quando si conside-
la surrender in ri-
ferimento all’ar- rano avvenimenti storici, gli italiani, militari e civili, coinvolti in attività di in-
mistizio dell’8 set-
tembre 1943. telligence sono stati una pedina importante per la vittoria finale. Gli alleati non
207 Andrea Vento, cit., avrebbero potuto farne a meno, nonostante le preponderanti risorse umane,
p. 273 e ss.
208 NAUK, SIC/ F/ economiche e materiali messe in campo. La storiografia anglo-americana non
Italy/9; HS/CA/ sembra esserne ancora pienamente cosciente continuando a mettere in luce
358,360,373; HS/
AFHQ/2109/11; solo gli aspetti negativi di quel periodo storico.
H S / A FHQ/ Ecco dunque che, leggendo le carte, il lettore attento si rende conto che ci
2856/13-14.
sono stati ufficiali ottimi interpreti dell’attività informativa, oltre che bravi car-
tografi e geografi, intelligenti interpreti delle realtà che li circondavano. Pur
se non tutti furono all’altezza del compito a loro richiesto si può guardare con
favore ai risultati ottenuti e che, nel 1945, hanno dato all’Italia la democrazia
di cui aveva bisogno per intraprendere il cammino fra le Nazioni libere occi-
dentali.
Non possiamo dimenticare che quella libertà è stata conquistata anche gra-
zie agli uomini del S.I.M. Non possiamo dimenticare che quello dell’intelligen-
ce è un lavoro in cui i successi non hanno pubblicità.
362 Carte segrete dell’IntellIgenCe ItalIana