Page 167 - Conflitti Militari e Popolazioni Civili - Tomo I
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ria effettivamente rivalutato in questi ultimi tempi dagli analisti, rispetto all’ostracismo del
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papa (dichiarò che si comportò più da corsaro che da cristiano) e dei veneziani (la sua figura
non compare nel quadro del Vicentino.)
Due anni più tardi il viceammiraglio francese Julien de la Graviere pubblica “La guerre
de Chypre et la bataille de Lépante” . E’ un’analisi ampia, ma con qualche svista sul percor-
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so e la velocità delle galee.
Alla fine del XIX secolo è pubblicato lo studio di Pompeo Momenti “Sebastiano Veniero
e la battaglia di Lepanto”, con documenti veneziani , cui seguirà nel 1915, pubblicato su il
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nuovo Archivio Veneto, dello stesso autore “Sebastiano Veniero dopo la battaglia di Lepanto”.
E’ di quegli anni la biografia di D. Giovanni di Stirling-Maxwell e la ricerca di M. Rosi
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sui documenti vaticani sulla sorte dei prigionieri turchi presi a lepanto .
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Nel 1904 il periodico italiano Cosmos Illustrato dedica un numero completo a lepanto
con una dozzina di saggi. La stessa cosa farà la Revista General de Marina del 1971 in occa-
sione del IV Centenario: una revisione alla luce delle ricerche d’archivio più recenti.
Nella prima metà del XX secolo Lepanto torna ancora nella pubblicistica storica, in partico-
lare in Italia e Spagna. In Italia si pubblica l’ampio lavoro di ricerca di Guido Antonio Quarti
- La battaglia di Lepanto nei canti popolari dell’epoca (Milano 1930)
- La guerra contro il Turco a Cipro e a Lepanto (Venezia, 1935)
i due volumi sono praticamente contemporanei alla ricerca del Salimei sui partecipanti
alla battaglia .
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Nel 1937 vede la luce la biografia di Provana di Leiny, il comandante delle tre galee del
Ducato di Savoia. 16
Nell’immediato secondo dopoguerra, in Spagna, l’ammiraglio Carrero Blanco pubblica
“La victoria del Cristo de Lepanto” che segue, di massima, il suo collega francese di mezzo
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secolo addietro, e illustra le fasi della battaglia con grafici non sempre condivisibili.
Ma specialmente in questi ultimi anni Lepanto è tornato nelle librerie, dopo che nel 1974
è stato pubblicato il lavoro di Guilmartin, una acuta analisi sulla tecnologia navale del XVI
secolo, la tattica, l’artiglieria imbarcata, la navigazione e il combattimento , con un intero
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capitolo dedicato a Lepanto, in cui sottolinea la scelta di D. Giovanni di non schierare le
galee per contingenti omogenei bensì frammischiarle.
Si pubblica in Spagna, Inghilterra e Italia; gli autori sono più o meno precisi e accurati;
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10 B.Veroggio, “Giovanni Andrea Doria alla battaglia di Lepanto”, Genova 1886
11 Parigi, 1888
12 G.Barbera, Firenze, 1899
13 Londra, 1883
14 Archivio della Società Romana di Storia Patria 1898 e 1901
15 A.Salimei, “Gli italiani a Lepanto”, Roma 1931
16 G.Sticca, “Andrea Provana”, G.B.Paravia, Torino 1937
17 Madrid, 1948
18 J.F.Guilmartin, “Gunpowder & Galley. Changing Technology at Sea in the 16th Century”, Cambridge Uni-
versity Prerss, 1974. Revised Edition, Conway Maritime Press 2003. E’ un vero peccato che non esista una
edizione italiana – nonostante le proposte avanzate ad un editore con collane dedicate all’argomento- che,
per contro, ha pubblicato libri che hanno trattato soggetti simili ma meno significativi.
19 Si trascrive un elenco di volumi che trattano argomenti specifici su lepanto o complementari.