Page 169 - Conflitti Militari e Popolazioni Civili - Tomo I
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             tra quelle indicate ci sono opere valide, di buona divulgazione storica, arricchite di note
          archiviste e riferimenti bibliografici; altre piuttosto modeste che soffrono di errori anche
          grossolani, come far morire il Colonna a Lepanto, o riportare lo schieramento delle galee
          nella formazione del 1572 per quella del 1571 e via elencando. Non si può fare a meno di ci-
          tare, però, l’opera di uno storico francese di estrazione cattolica, Jean Dumont, che sottolinea
          quella che fu chiamata “l’empia alleanza” tra la Francia e l’impero ottomano .
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             Nel 1986 a Venezia è stata organizzata la grande mostra “Venezia e la difesa del Levante”
          in cui veniva illustrato ogni aspetto della difesa dello “Stato da Mar”. Il catalogo della mo-
          stra presentava, oltre alla descrizione delle cose esposte, numerosi saggi di autori italiani e
          stranieri, (Preto, Concina, Tenenti, Mantran, ecc.) dedicati ad ogni aspetto dei provvedimenti
          presi da Venezia (costruzioni navali, fortificazioni, artiglierie, cavalleria, truppe, eccetera)
          per sostenere la integrità dello stato nei confronti dell’espansionismo turco, di cui la guerra
          di Cipro, lepanto compresa, è un esempio significativo.
             La nutrita bibliografia cronologica di quel volume è un buon riferimento per allargare
          l’orizzonte di conoscenza dell’intero comparto.
             Su Lepanto, uno degli eventi più significativi del XVI secolo, molti sono stati gli inter-
          venti degli storici e degli specialisti di ogni settore del grande mosaico: sono stati indagati
          tutti gli aspetti che costituiscono l’intero ciclo della guerra di Cipro e della opposizione
          all’impero ottomano; vi sono analizzate le vicende diplomatiche con ricerche negli archivi
          di Venezia, di Madrid, del Vaticano, di Firenze, la corrispondenza dei personaggi interessati
          all’evento.
             Su tutti, la raccolta della “Collezione dei documenti inediti per la storia di Spagna” (CO-
          DOIN) pubblicati nel XIX secolo; le lettere di D.Giovanni a G.A. Doria ; la “Correspon-
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          dencia diplomatica entre España y la Santa Sede durante el pontificado de S.Pio V” di Lu-
          ciano Serrano  ; le Lettere di Onorato Caetani capitano della fanteria pontificia ; fino ad
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          arrivare al monumentale lavoro di Rafael Vargas-Hidalgo con la “Correspondencia inédita de
          Felipe II con Andrea Doria y Juan Andrea Doria”  , un lavoro che è stato preceduto da una
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          accurata ricerca sulla storia della battaglia edita in Cile nel 1998 .
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             La formazione per il combattimento e la tattica per affrontare la formazione turca – dispo-
          ste da D. Giovanni a Messina e il 16 di settembre 1571 alla fossa di S. Giovanni, consigliate


              - L.Vidal, “Victoria o muerte en Lepanto”, SM Ediciones, Madrid 2002
              - C. Bullosa, “La otra mano de Lepanto”, Madrid, Siruela, 2005
              - Nanami Shiono, “The Battle of Lepanto”, dedicato ad Agostino Barbarigo, l’unico capo morto a Lepanto,
              New York 2007; ed. orig. Tokio 1987
              - N.De Totto, “Il comito della Leona”, Trevi, Roma 1984
              - PP Vergerio e G.Zanelli, “Lepanto” Pagine Editore, Roma
          26   Vedasi C. Manfroni, “L’empia alleanza”, in Rivista Marittima, 1896
              - J.Dumont, “L’Historia oculta” Ed Encuentro, Madrid,1999
          27   Pubblicate nel 1896 a cura del principe A. Doria Pamphili
          28   Edizione 1914
          29   Pubblicate dal Carinci nel 1870 e ripubblicate da Sellerio, Palermo nel 1995
          30   Ediciones Polifemo, Madrid, 2002
          31   V. nota 19. ediciones CeSoC
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